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Tentato sequestro imprenditore nella Bat, spunta l'ipotesi di una talpa tra le forze dell'ordine

Tentato sequestro imprenditore nella Bat, spunta l'ipotesi di una talpa tra le forze dell'ordine

 
Linda Cappello

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Linda Cappello

Tentato sequestro imprenditore nella Bat, spunta l'idea di una talpa tra le forze dell'ordine

Tra le intercettazioni: «Quello sapeva della perquisizione»

Martedì 31 Gennaio 2023, 12:12

12:23

BARLETTA - «Ma quello sai che lo sapeva il fatto? Disse a me alle otto deve venire la perquisa! Hai capito?». Giuseppe Lapenna, uno dei sette arrestati per il tentato sequestro dell’imprenditore di Barletta, racconta aver saputo che un suo conoscente - estraneo all’inchiesta ma vicino alla sua cerchia di contatti - sarebbe stato avvisato preventivamente della perquisizione da parte delle forze dell’ordine. Lo si deduce da un’attenta lettura dell’ordinanza di custodia cautelare, all’interno della quale sono contenute una serie di intercettazioni.

C’è da dire che nelle carte processuali attualmente disponibili non ci siano ulteriori elementi in tal senso. Di certo gli investigatori avranno approfondito la vicenda, ma gli esiti per ora non sono stati resi noti. Tutto nasce dal sequestro che il gruppo avrebbe pianificato - secondo la ricostruzione dell’accusa - per il 25 febbraio scorso. Ascoltando le conversazioni dei soggetti intercettati, la polizia non riuscì ad individuare con certezza nè l’identità della vittima nè gli altri dettagli, e per questo motivo quella mattina furono avviate una serie di perquisizioni che mandarono all’aria il piano.

Un tempismo guardato con sospetto dagli interessati, come si evince dalla conversazione di Lapenna con una parente.

Lapenna: «...ma quello sai che lo sapeva il fatto? disse a me alle otto deve venire la perquisa! Hai capito? uannà»;

parente: «.. e chi lo ha detto?»;

Lapenna: « e chi lo ha detto? la stanno...»;

Terza persona: «quello sta tutt’uno con quello...»;

Lapenna: «quelli stanno tutt’uno a mangiare (...) eeh quelli mangiano tutti quanti! e quello chiamò e disse che noi alle otto teniamo da... fanno la perquisa... allora dissi uannà Savino vai là e vai a sentire il fatto e stamattina è venuto ed è vero a quello! Savino qua là? disse sì io lo conosco a Savino... che quello è di Barletta... capito?»;

Parente: «porta la spesa!»,

Lapenna: «quello sai che conosce gli sbirri? che quello gli sbirri...(...) quello lo chiamò e gli disse che noi là alle otto facciamo la perquisa... gli dissi che quello è il fatto nostro... il fatto nostro? che quelli sanno! (...) io ieri... l’altro ieri andai... no no tre giorni fa... aggiustai bello garbato e a posto... domani... ieri... quelli lo sapevano... lo sapevano forse da due tre giorni fa».

il btitz Giovedì scorso polizia ha accompagnato in carcere Amerigo Elia, 58 anni, Giuseppe Lapenna, 50 anni, Luigi Pistillo, 40 anni, Paolo Antolino, 52 anni, Giovanni Matarrese, 56 anni, tutti di Andria e Savino Gorgoglione, 38 anni, di Barletta. Agli arresti domiciliari, invece, il 26enne di Barletta Vincenzo Zicchillo. Rispondono di tentato sequestro di persona, con l’aggravante di aver commesso il fatto con metodo mafioso in considerazione della loro caratura criminale.

L’inchiesta, condotta dalle squadre mobili di Bari ed Andria, è coordinata dal procuratore aggiunto della Dda Francesco Giannella.

Nel corso dell’interrogatori di garanzia tutti gli arrestati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Sono difesi dagli avvocati Fabio Bisceglie, Giangregorio De Pascalis, Gerardo Matera e Nicola Mastrapasqua.

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