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Andria, dodici daspo per i tifosi che hanno commesso reati gravi anche non in eventi sportivi

 
Aldo Losito

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Aldo Losito

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La disposizione del questore per evitare condizioni di particolare rischio dell’ordine e sicurezza pubblica

Lunedì 09 Gennaio 2023, 14:30

ANDRIA - Divieto di Accesso alle manifestazioni sportive (Daspo), nei confronti di 12 soggetti che si sono resi responsabili di gravi reati. La normativa di riferimento consente al Questore di disporre, il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono le manifestazioni sportive nei confronti dei soggetti denunciati o condannati, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti, per i delitti contro l’ordine pubblico o di comune pericolo mediante violenza, nonostante la condotta non sia stata posta in essere in occasione o a causa di manifestazioni sportive.

In particolare i 12 soggetti destinatari della misura di prevenzione in questione, così come accertato dall’Ufficio Anticrimine della Questura, si sono resi responsabili di gravi reati, che incidono sul senso di insicurezza dei cittadini, come le estorsioni, le rapine ed i reati in materia di stupefacenti, per i quali sono stati arrestati. Il Daspo vieterà loro di accedere per un periodo di tre anni a tutti gli stadi e campi sportivi italiani, dove si svolgono campionati o incontri di calcio, sia amichevoli che di campionato di tutti i club nazionali e della Nazionale Italiana di calcio, nonché ai relativi allenamenti. Nonché di accedere anche a tutte le manifestazioni sportive che la Nazionale Italiana di Calcio effettuerà all’estero. Per lo stesso periodo, sarà vietato l’accesso alle zone circostanti dello Stadio Comunale di Andria “Degli Ulivi”, a partire da due ore prima dell’inizio e sino a due ore dopo la conclusione di ogni incontro ufficiale di calcio disputato dalla squadra di calcio della “Fidelis Andria”. La previsione normativa risponde all’esigenza di evitare, che soggetti denunciati o condannati per reati di particolare allarme sociale, possano accedere alle manifestazioni sportive, luoghi in cui condotte analoghe potrebbero comportare una condizione di particolare rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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