la polemica

Margherita di Savoia, l'ex Municipio sarà la nuova sede della Guardia di Finanza

Aldo Losito

Il consiglio comunale respinge la proposta di un comitato cittadino che voleva dare una diversa destinazione alla struttura storica

MARGHERITA DI SAVOIA – L'ex Municipio di Margherita di Savoia diventerà presto la sede della Guardia di Finanza. Nella seduta di ieri 15 febbraio, infatti, il consiglio comunale ha respinto la proposta di un comitato cittadino che si opponeva alla nuova destinazione di uno stabile ricco di storia. Dopo la relazione da parte dell’assessore alla cultura Mario Braccia sono intervenuti, nell’ordine, i consiglieri di minoranza Antonella Cusmai e Carlo Ronzino, la consigliera Grazia Galiotta che ha dato lettura di un documento redatto da un comitato cittadino, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Napoletano, l’assessore Salvatore Piazzolla, il capogruppo di maggioranza Gianluca Di Lecce ed in conclusione il sindaco Bernardo Lodispoto che ha tratto le somme della lunga discussione ed ha a sua volta letto un documento firmato da un gruppo di circa 50 cittadini che si sono dichiarati a sostegno della posizione assunta dalla maggioranza in merito alla vicenda. Al termine si è proceduto alla votazione sulla proposta presentata in aula in base all’art. 35 dello Statuto Comunale, che è stata respinta con 11 voti contrari, 2 astensioni (Cusmai e Ronzino) ed un solo voto favorevole (Galiotta).

“Credo sia importante mantenere saldo nel nostro territorio il legame con la Guardia di Finanza – ha commentato alla fine dei lavori, il sindaco Bernardo Lodispoto -, ed è questa la motivazione alla base della nostra volontà di procedere ad uno scambio di immobili a costo zero con le Fiamme Gialle, che ci consentirà di mantenere in loco la tenenza delle Fiamme Gialle e di avere a nostra disposizione un locale come la Caserma “Parente”, che meglio si presta ad ospitare una casa della cultura e dell’associazionismo. L’amministrazione comunale ha esaminato con attenzione la proposta formulata in un documento redatto, a quanto è dato sapere, da un sedicente comitato cittadino ma che risulta privo di firme e che la consigliera Grazia Galiotta ha letto in assemblea facendolo proprio. Tuttavia restiamo del parere che la soluzione individuata dalla nostra amministrazione sia l’unica che riesca a contemperare tutte le esigenze di tutela della sicurezza e delle attività culturali. La proposta contenuta nella petizione non offre un’alternativa certa né tanto meno attendibile o realizzabile. Ragion per cui ritengo più che fondati i motivi per cui l’assise civica ha deciso di respingere la proposta a larghissima maggioranza».

Privacy Policy Cookie Policy