Il caso
Richiesta zona rossa: a Barletta sindaco Cannito minacciato su Facebook
Insulti dopo la richiesta, ma il primo cittadino non ha paura
«Non ho alcuna paura di chi mi minaccia. Anzi stessero molto attenti perchè io non mi faccio intimidire da nessuno. Ho già sporto denuncia alla Polizia Postale per affermazioni ignobili e vigliacche. Comprendo il dissenso ma non in questa maniera ignobile. In ogni caso ribadisco che non mi fanno paura».
Così, senza che il cronista finisse la domanda, il sindaco Cosimo Cannito in merito al temporale di insulti, alcuni pesantissimi con minaccia di impiccagione e linciaggio in piazza, piovuti sul social Facebook a seguito della sua richiesta di transitare in zona rossa fino al 7 gennaio.
Tra i commenti si può leggere: «Siamo pronti ad andare tutti giù alla casa del sindaco?» e poi: «Bisogna arrivare alle maniere forti. Dimissioni e spaccare la faccia a tutti questi buffoni che non sanno fare altro solo di chiudere. Queste sono le soluzioni di incapaci ladri. Dimissioni. Persone meno di zero».
In realtà, ieri stesso, il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato il colore arancione.
«A chi mi minaccia ricordo che a Barletta nei primi 19 giorni del mese di novembre sono decedute circa il doppio delle persone rispetto allo scorso anno o a due anni fa. Io da sindaco e da medico ho il dovere di salvaguardare la salute dei cittadini. Non è possibile commettere errori che facciano lievitare questo pesantissimo numero», ha proseguito il sindaco.
Oltre alle ignobili minacce anche messaggi di condivisione, solidarietà e vicinanza al sindaco.
Scrive Benito Corcella: «La questione è molto delicata, la gente sta morendo per questo virus e quindi bisogna prendere anche decisioni impopolari, Il sindaco visto la situazione fa bene a chiudere tutto altrimenti ci saranno tante vittime ancora. Poi naturalmente la gente deve esserne aiutata per mangiare e andare avanti, Lo so è molto difficile».
Aggiunge Maria Assunta Paolillo: «Purtroppo gli ignoranti non si rendono conto che il Sindaco è prima di tutto un medico, che intende salvare la vita dei suoi concittadini, senza della quale non può esserci futuro. Tutto il mio appoggio».