TRANI - Attacca con «Gentilissimo Amedeo», ma quella che segue è una vera e propria requisitoria nei confronti dell’avvocato Amedeo Bottaro, ricandidato sindaco di centrosinistra. Una «requisitoria» letta, firmata e sottoscritta dall’avvocato Filiberto Palumbo, candidato sindaco del centrodestra alle comunali del 20 e 21 settembre. «Gentilissimo Amedeo - esordisce nella lunga lettera aperta postata da Palumbo sul suo profilo Facebook - ho ascoltato con vero interesse la tua intervista, resa all’ottimo Roberto Straniero di Telesveva. Mi ha spinto l’interesse che, sempre, genera la parola del Sindaco, soprattutto se le sue dichiarazioni vengono rilasciate a consuntivo della sua gestione amministrativa. Nel tuo caso, poi - visto che ti riproponi alla guida della Città - al consuntivo, doveva necessariamente aggiungersi anche un programma di gestione futura: quella che proponi quale tuo programma per i prossimi cinque anni, valutando in prospettiva i bisogni della Città e dei Cittadini Tranesi, in uno alle loro aspirazioni. Bene! A parte le tue giuste attenzioni ai problemi del Circo, parcheggiato qui a Trani da oltre cinque mesi, hai parlato del Centrodestra, sulle cui “macerie”, avresti ricostruito la Città».
QUALI MACERIE - «Poi - aggiunge il candidato sindaco del centrodestra - per meglio chiarire il concetto appena espresso, hai precisato che si trattava di “macerie” dovute a criticità di carattere politico e amministrativo, che avrebbero condizionato l’azione del Centrodestra cittadino. Il riferimento è a quanto accaduto nel corso delle ultime amministrazioni, quelle prima della tua, così negative nella tua ottica, da aver condizionato i Tranesi alla scelta del Centrosinistra. Non è così, e lo sai bene!Tu hai scelto di proseguire in questa logica per accreditare la tua candidatura. Infatti, avevi già espresso concetti del tutto simili: in uno dei tanti tuoi slogan elettorali, infatti, avevi sostenuto di aver convertito un ammasso di “ruderi” in tanti “cantieri” e, giusto per valorizzare ancor di più la tua figura di amministratore, avevi dichiarato di aver ereditato un “città al verde” per poi, sapientemente, convertire il precedente disavanzo in verde pubblico.Vorrai perdonarmi per qualche divagazione sui termini che pure hai imprudentemente usato, ma i concetti sono quelli che ho appena illustrato. Io non li condivido; la tua informazione è inesatta e, in ogni caso, è contraria a quanto i Tranesi conservano nel loro bagaglio di conoscenze. Verità è che, trascorsi i tempi del Centrodestra cittadino, la Città non ha fatto alcun progresso e si sa bene che, se non si va avanti, si torna inesorabilmente indietro. È questa una regola di esperienza!Nel corso dell’intervista, hai poi indugiato sulla mia figura di candidato sindaco del Centrodestra, scelto “fuori dal contesto cittadino”».
CREDIBILI E NO - Filiberto Prosegue: Mi hai definito candidato “in parte credibile”, del quale poni in discussione, o almeno così mi pare di capire, persino la stessa “capacità di amministrare”.Capisco che, quando si va in campagna elettorale, spesso, si abbandonino i toni consueti, quelli che inducono al rispetto dell’avversario (io, per primo, amo esaltare l’arte del contraddittorio), ma correttezza impone che si dia “pane al pane, vino al vino”. In altri termini, nel corso del consuntivo, bisogna dire quanto realmente si è fatto. Ciò senza eccedere in critiche, senza senso, che indugiano sull’attività degli altri. Anzi, devo dire - anche questa volta, attingendo alla mia variegata esperienza - che ogni scelta amministrativa deve sempre porsi in continuazione con le scelte passate, a meno che queste risultino sbagliate. Solo in questo caso, bisogna tornare indietro, proprio per evitare che la Città subisca danni maggiori.In questa ottica, non si può certo dire che tu hai rivoltato la Città, come fosse un calzino, salvandola da un precipizio senza fondo. Questo è un po’ il senso del tuo discorso, oggettivamente , da non condividere. Verità è che il Centrodestra ha ideato, realizzato e gestito l’integrale recupero e rigenerazione della nostra Città. Solo parte del suo programma non è riuscito a completare e il Centrosinistra, purtroppo, ha lasciato perdere, come se la cosa riguardasse altra città.
Non vedi le tante piazze cittadine? Chi le ha ristrutturate e affidate all’uso comune? Non riconosci che il Centro storico è stato interamente reso vivibile?Non vedi la zona portuale, migliorata nel tempo, ma ancora migliorabile, secondo una progettualità, da tempo, definita sul piano della progettazione, ma da te scientemente ignorata?Chi ha gestito queste opere?La risposta è facile. È stato proprio il Centrodestra cittadino, che pure hai definito nei termini sopra appena riportati».
LE DOMANDE - Ancora: «Ho parlato sinora del passato, ma che mi dici del presente e del futuro? Che dici dell’area a Nord, che va interamente riqualificata? Il problema era già stato bene evidenziato da chi ti ha preceduto. E sono appena trascorsi, inutilmente, altri cinque anni!Come mai un bene storico di grande prestigio è stato donato al Ministero, perché ne faccia un’appendice del palazzo di giustizia, quando si sa che la cittadella della giustizia avrebbe dovuto posizionarsi in tutt’altra zona? Ma come è possibile che un Comune acquisti un immobile di prestigio (e anche a caro prezzo) e poi lo ceda gratuitamente al Ministero della Giustizia cui, in via esclusiva, spetta la gestione dell’edilizia giudiziaria? Ma chi ha contribuito definitivamente alla chiusura del nostro Ospedale, senza tener conto dei bisogni effettivi della Città? e senza pretendere dalla Regione il rispetto delle condizioni stabilite a fronte della chiusura?Hai parlato dello stadio, del calcio, delle società che dovrebbero gestire la nostra squadra; ma quale è il tuo programma?Hai ancora parlato della discarica, della raccolta dei rifiuti, dell’inquinamento, del dragaggio del porto; cose ancora tutte da pianificare. Ma in quali tempi? Tutto, a tuo dire, avverrà la prossima settimana; avverrà ai primi di settembre; ancor prima delle elezioni, sapremo della pioggia di milioni, che cadrà su di noi. Lo hai detto tu! Io capisco le difficoltà della burocrazia, tanto che mi batterò per la semplificazione dell’azione amministrativa; ma queste difficoltà le ha incontrate anche il Centrodestra! Eppure, le ha superate e ha donato alla Città tante
COSE BELLE! - Non ne faccio un elenco; sarebbe inutile, visto che tutti sappiamo quello che è stato fatto e sappiamo anche quanto era stato già programmato e non ancora realizzato; e sono passati cinque anni!Per il resto, ma questa è la cosa meno importante, ti prego di non disquisire sulle mie capacità di fare campagna elettorale e forse anche di amministrare. Il fatto che io dorma spesso a Bari e, solo alcuni giorni, a Trani non deve interessare. E poi questo farà parte di un giudizio che chiederemo, se sarà il caso, ai Tranesi, ma tra cinque anni!Mi auguro che, a fine mandato, non ci si dovrà limitare a dire che ho inaugurato una strada, liberando il traffico da una strettoia. Al contrario, spero si possa dire, tra cinque anni, che avremo, anche con il tuo aiuto, inaugurato un Polo multifunzionale di cultura ed anche un immenso parcheggio a ridosso del porto turistico; che avremo migliorato la viabilità all’interno della Città, anche eliminando buche e insidie varie; che avremo restituito Palazzo Carcano alla Città; che avremo riqualificato la zona Nord di Trani; che avremo in definitiva restituito ai Tranesi l’originario orgoglio di vivere nella nostra Città.Bene! Concludo augurandoti di poter dimostrare ai tuoi Elettori che non ti stai limitando, e solo ora, a utilizzare tempi supplementari, per vincere una partita che non hai giocato nei tempi giusti».
I PROGETTI - Conclusione: «Capisco che forse non lo hai potuto fare per via dei tanti strappi che si sono registrati all’interno della tua compagine amministrativa. Sappi che ormai il Centrodestra si è definitivamente ricompattato sotto la mia guida. Noi ci muoviamo tutti insieme all’insegna dell’idea di consentire a Trani - città davvero meravigliosa - di rivivere i suoi tempi di massimo splendore, per intenderci, quelli della Lampara, indiscusso simbolo di Trani (oggi ridotta davvero a un rudere!); di tornare a valorizzare nel mondo la pietra di Trani, la qualità dei suoi prodotti, del moscato, delle calzature, e soprattutto le indubbie qualità dei Tranesi.Sono convinto che tutto questo, incidendo strettamente sull’economia e sull’occupazione giovanile, potrà anche farci superare i danni arrecati dalla recente crisi sanitaria, dalla quale non siamo ancora usciti. Un cordiale saluto. Filiberto Palumbo».
Segue Post scriptum: «Ho indugiato ancor prima di decidere se inviare una “lettera aperta”, leggibile da chiunque; avrei voluto scriverti in privato, ma ho temuto che non mi avresti dato risposta. È accaduto in passato e non volevo ripetere questa amara esperienza».
QUALE CAMPAGNA - Risponde sempre a mezzo Facebook il sindaco Amedeo Bottaro. «Non ricordo di non averti risposto - esordisce - evidentemente eravamo in piena emergenza Covid, e mi dispiace, ma certamente non ho nulla da rispondere a questa che non è una lettera aperta e non è neanche la considerazione di un cittadino, ma una serie di rivendicazioni di una parte politica. I cittadini vivono in questa città, e quelli che vivono tutti i giorni a Trani, e non certo da qualche settimana, sanno benissimo come stanno le cose. L’ho inventata io la Corte dei Conti che dichiara falsi ed inattendibili i bilanci precedenti del comune?» . Ancora: «Ho inventato io la relazione di fine mandato del commissario prefettizio nella quale, in riferimento all'eredità lasciata dal centrodestra, parla di "totale rovina", di disorganizzazione degli uffici tale da perdere finanziamenti pubblici, di disattenzione nel mettere a profitto il patrimonio dell'Ente, finanche di "una situazione allo sbando"? Ho inventato io la costrizione del Comune di Trani alle sole spese obbligatorie? Ho inventato io la fuga dei dirigenti perché al Comune di Trani non voleva venire nessuno? Caro Filiberto, è giusto che tu faccia campagna elettorale come ognuno di noi, ma rivolgi i tuoi appelli ai cittadini non rivolgerti a me facendo del vittimismo di parte. A Trani ci conosciamo tutti».