Trani, attentato al sindaco, la visita di Piemontese: «Non c'è spazio per la violenza»
NEWS DALLA SEZIONE
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
i più letti
Il caso
Massimiliano Scagliarini
02 Giugno 2020
BARI - La Asl Bat ha presentato un esposto alla Procura di Trani nei confronti dei gestori e dei responsabili della Rssa «Bilanzuoli» di Minervino, denunciando gravissime carenze sul fronte dell’assistenza che avrebbero comportato un sostanziale abbandono degli ospiti. Ed è per questo che ieri la Regione ha avviato l’iter per la revoca dell’autorizzazione della struttura, la terza a essere chiusa dopo l’avvio dell’emergenza covid.
Nella residenza per anziani di Minervino, gestita da una Opera Pia e dotata di 30 posti letto autorizzati e accreditati, si sono verificati 24 casi di positività, una situazione che - secondo la Regione - è stata tenuta sotto controllo soltanto grazie all’intervento del personale della Asl che ha nei fatti commissariato la struttura attraverso il direttore del distretto socio-sanitario. Medici e infermieri si sono occupati anche di rifornire la residenza per anziani del materiale necessario al normale funzionamento a partire dalle mascherine per proseguire con i farmaci. «La struttura - è detto nel provvedimento della Regione - non ha dimostrato di essere in grado di gestire efficacemente la particolare e fragile utenza quale è quella dei soggetti anziani non autosufficienti». Una situazione che, in base alle verifiche degli ispettori, sarebbe precedente all’emergenza.
A farsi carico degli ospiti durante l’emergenza, secondo la Asl, sarebbero stati soltanto da tre infermieri e da una decina di Oss: anche per questo nelle scorse settimane il Dipartimento di prevenzione ha rilevato «l’inadeguatezza organizzativa» della struttura, chiedendo il trasferimento di tutti gli ospiti che nel frattempo sono stati trasferiti nell’ex ospedale di Canosa e nei reparti covid di Bisceglie.
A questo proposito, nell’esposto depositato in Procura il direttore generale Alessandro Delle Donne ha segnalato che 19 pazienti - tutti molto anziani - sono stati presi in carico dall’ospedale di Bisceglie in precarie condizioni di salute, con segni di disidratazione e malnutrizione e senza la consegna delle cartelle cliniche, facendo perdere tempo prezioso ai medici per ricostruire la situazione. Tre di questi pazienti sono poi deceduti in ospedale a causa di un quadro clinico ormai molto compromesso.
Nelle scorse settimane la Regione ha avviato anche il procedimento di revoca delle autorizzazioni per le Rsa di Canosa e di Soleto. Su entrambe le strutture sono aperte inchieste penali. Nella Bat, in particolare, il fascicolo affidato al procuratore aggiunto Achille Bianchi sta accertando - tramite i Nas dei carabinieri se le residenze per anziani di Canosa e Minervino possedessero i requisiti necessari a ottenere l’accreditamento che era stato rilasciato e che ora dovrebbe essere revocato.
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su