ANDRIA - Come rendere risultati scientifici più accessibili al grande pubblico? Per rispondere a questa domanda, nasce il progetto «Turbulence, voice of space» grazie all’idea del 29enne andriese Giannandrea Inchingolo, astrofisico e creative scientist all’Università di Bologna. Scienza e arte insieme, un binomio che ha preso forma nella testa di Giannandrea, dopo le sue esperienze al Festival Castel dei Mondi della sua città. «Sono stato sempre legato alla mia terra – racconta Inchingolo -. La Murgia, i muretti a secco, i trulli hanno caratterizzato la mia giovinezza e adesso influenzano la mia vita lavorativa. Il Festival, inoltre, ha dato lo spunto alla mia vena artistica. Non potrò mai dimenticare gli spazi-off di arte alternativa, quella che cerco di esprimere attraverso il progetto Turbulence».
Turbulence prende i dati puri della ricerca scientifica di Giannandrea e li trasforma in arti mediatiche come immagini, suoni e visualizzazioni in realtà virtuale. Ne risulta un insieme di espressioni artistiche multi-sensoriali che permettono al pubblico di potersi immergere all’interno del moto caotico del plasma astrofisico. Non solo: dando la possibilità di osservare direttamente dati reali di ricerca, il pubblico ha la possibilità di interagire con questi dati, condividendo il punto di vista del ricercatore e della ricerca scientifica che é dietro le rappresentazioni artistiche.
Turbulence nasce nella primavera del 2018 durante il periodo di dottorato di Giannandrea al Massachusetts Institute of Technology di Boston, una tra le migliori università al mondo. Giannandrea crea le prime immagini e visualizzazioni 3D e collabora con il prof. Joseph (Joe) Paradiso del Media Lab per la trasformazione in suono. Il suono viene creato prendendo i dati grezzi della ricerca e inserendoli all’interno del Massive Modular Synthesiser di Joe, un sintetizzatore analogico composto da più di 150 moduli. A ciascuno di questi moduli viene assegnata una differente quantità fisica (campi elettromagnetici, correnti, densità del plasma e coí via) e i suoni così prodotti vengono mescolati assieme in maniera casuale in cui l’evoluzione del campo magnetico in un certo senso fa da direttore d’orchestra per la scelta dei vari suoni. Il suono così creato diventa colonna sonora del progetto, la “voice of space”, la voce dello spazio generata da questi moti turbolenti che non si propagherebbe nel “vuoto” cosmico, ma che Turbulence permette di far sentire al pubblico, immerso all’interno del plasma e dei suoi moti caotici.
Da questa collaborazione, nascono i primi video, uno dei quali “The Origin” viene premiato dalla Società Europea di Fisica come miglior video in fisica dei plasmi nel 2018. Alla voce dello spazio, si affianca anche la voce narrante di Sofia Sarperi, astrofisica e divulgatrice dell’Università di Pisa, che guida l’osservatore all’interno del moto turbolento. Nell’estate 2018 si unisce al progetto il laboratorio Virtual Beamline dell’ELI-Beamline di Praga, esperto nella visualizzazione in realtà virtuale. Vengono così create le prime visualizzazioni in realtà virtuale di Turbulence, con le quali viene offerta la possibilità al pubblico (adulti e bambini) di interagire con i dati nella stessa maniera fatta dai ricercatori.
La missione di Turbulence inspira anche altri ricercatori, in particolare modo del GoLP. il gruppo di ricerca di plasmi dell’Istituto Superior Tecnico di Lisbona in cui Giannandrea ha conseguito il suo dottorato di ricerca. In questo gruppo, sotto la supervisione del prof. Luis O Silva, Giannandrea contribuisce alla creazione del GoLP VR lab per espandere le tecniche di arti mediatiche anche ad altri progetti di ricerca della fisica dei plasmi. «Da allora – conclude Giannandrea Inchingolo - Turbulence viene esposto in numerosi eventi aperti al pubblico, sia a livello europeo e internazionale, come il Beyond the Cradle 2019 a Boston negli Stati Uniti o Ciencia 2019 in Portogallo, sia a livello italiano al Politecnico di Milano e la notte europea dei ricercatori 2019 a Pisa. Ultima release del progetto: Turbulence ha recentemente pubblicato online alcune delle sue visualizzazioni in realtà virtuale, in modo tale da poter permettere a chiunque di immergersi all’interno dei moti caotici del cosmo direttamente da casa. I prossimi appuntamenti saranno a New York per marzo e in Giappone per aprile».
Il video è sul web all'indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=Ln1HcLzucjQ