Cinema

Sophia Loren, dopo 30 anni il probabile ritorno sul set di Trani

Nico Aurora

Sale l'attesa per il film del figlio, Edoardo Ponti, dopo 30 anni da «Sabato, domenica e lunedì»

A distanza di trent’anni da «Sabato, domenica e lunedì», in cui fu diretta da Lina Wertmuller (recitando a fianco di Luca De Filippo, Luciano De Crescenzo, Alessandra Mussolini, Enzo Cannale ed Isa Danieli) Sofia Loren potrebbe tornare a girare un film a Trani o, quanto meno, anche in città.
È quanto trapela da una serie di sopralluoghi effettuati da emissari della produzione della pellicola, che avrà per titolo «La vita davanti a sé», diretta da Edoardo Ponti, figlio della stessa celebre attrice.
Esattamente un anno fa, a margine di una sfilata di moda, la Loren aveva anticipato il progetto del film in cui sarà diretta dal suo secondogenito, con cui già aveva girato nel 2014 «La voce umana», tratto dall’opera teatrale di Jean Cocteau.
In questo caso siamo in presenza di un testo di Romain Gary, che ha per protagonista Madame Rosa, una anziana ebrea cui è affidato il piccolo Momo, figlio abbandonato di una prostituta.


«Gireremo in Italia, vicino al mare», aveva fatto sapere la popolare attrice, ma nulla, in quel momento, sembrava accostare quelle dichiarazioni a Trani. Invece, nei giorni scorsi, sono iniziate le ricerche per determinati ambienti in cui girare alcune scene. In particolare, un immobile del centro storico che presenti degli archi, e non sia stato ristrutturato, in cui ambientare un mercatino. E così, sembra di tornare veramente indietro di trent’anni, quando, per una delle scene più importanti di Sabato, domenica e lunedì, via Mario Pagano fu trasformata in una strada della Pozzuoli di inizio ’900, con tutte le insegne dei negozi mutate per rendere al meglio le atmosfere dell’epoca della città flegrea. Sofia Loren, evidentemente, ha serbato un ottimo ricordo di Trani al punto da avere scelto, con il figlio regista, di tornare trent’anni dopo sullo stesso set. A confermare l’ipotesi che Trani sia la città, o una delle città in cui si girano le scene del film, è lo stesso sindaco, Amedeo Bottaro: a lui per primo, farebbe doppiamente piacere in quanto di origini napoletane.

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