Alla gara si erano presentati in quattro, ma strada facendo le quattro offerte presentate al Comune di Trani per la gestione dello storico locale "La Lampara", si sono assottigliate per carenza dei requisiti. L'unica proposta in piedi è stata vanificata da una verifica che a novembre scorso ha sigillato l'effettivo tramonto della gara culminata con l'atto definitico di non agigudicazione.
Una balle gatta da pelare per dare un futuro al complesso immobiliare di viale De Gemmis realizzato nel 1954 dall’architetto Julio Lafuente, alla vigilia del 65mo anno d’età, e con una storia che ha visto esibirisi nomi di prestigio del mondo dello spettacolo come Mina, Battisti, Milva, Noschese, Baudo e tanti altri.
La gara per il nuovo affidamento dello storico dancing «La Lampara», di proprietà comunale, situato sulla baia di Colonna, partiva da un importo a base d’asta di 72.480 euro annui, equivalenti ad un canone mensile di poco più di 6000 euro, per una concessione prevista della durata di sei anni, rinnovabili di altri sei.
La superficie complessiva è di 1816 metri quadrati, di cui 1000 coperti, oltre 84 metri quadrati al piano interrato, adibito a deposito. L’intera parte emergente è adibita a sua volta a pubblico spettacolo, discoteca, american bar e ristoro, ed è stata regolarmente inserita in catasto dopo che, recentemente, ci si era accorti della assenza dell’immobile sul relativo registro dei fabbricati.
Il locale necessità di interventi di ristrutturazione quantificati in 280mila euro, conto destinato a liveitare visto che da un anno a questa parte - da quando il locale è chiuso - la Lampara è stata vandalizzata. Lo spiraglio era e resterebbe la cooperativa uscente che aveva proposto una transazione con l'amministrazione, relativamente proprio alla quota di lavori da eseguire e cioè la metà (dunque 140mila euro per il concessionario, e l'altra metà per il Comune). Tuttavia lo stato di abbandono e i vandali hanno fatto il resto. Non resta che aspettare una nuova gara.