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Trani
Nico Aurora
08 Luglio 2018
TRANI - «Ci siamo: tra nove giorni esatti sarà definitivamente fruibile l’area naturalistica di Boccadoro. Le associazioni cui abbiamo affidato l’area per cinque anni, nell’ambito di un progetto di riqualificazione finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, hanno di fatto terminato l’intervento. Da martedì 17 luglio organizzeremo una serie di iniziative di promozione e valorizzazione, attraverso visite didattiche per studenti e cittadini». Così il sindaco, Amedeo Bottaro, mostrando con orgoglio la progressione delle foto aeree che documentano gli stati di avanzamento dell’ormai completata bonifica della storica vasca di Boccadoro, sul litorale di ponente, a breve distanza dal confine con Barletta.
Si è partiti con la pulizia di quasi tutta l’area della vasca, la messa a livello del ruscello di uscita della stessa e la sistemazione del cancello. Poi i lavori si sono raffinati fino a restituire a quella vasca il suo aspetto originario, e per origini dobbiamo tornare ad un’epoca compresa fra 1700 e 1800, quando ancora non c’era Acquedotto pugliese e quella vasca avrebbe dovuto servire una Trani ben più piccola dell’attuale, ma che già pensava ad un opportuno, efficiente ed efficace approvvigionamento idrico.
Sebbene la vasca non fu mai avviata, secondo i programmi che ci si era dati, la sua sola presenza trasformò Boccadoro in una zona umida ed oasi faunistica di particolare pregio e richiamo. Con il tempo, però, la struttura fu lasciata in stato di abbandono e, progressivamente, le manutenzioni vennero meno facendo passare quel luogo totalmente nel dimenticatoio e trasformando quell’area, di particolare richiamo ambientale, in una zona fortemente degradata.
Le attività di riqualificazione sono state svolte dall’associazione Delfino blu, partner del Comune di Trani nell’ambito del progetto dal titolo «Esploriamo gli ambienti, percorsi didattici nella biodiversità attraverso la riqualificazione dell’area umida della vasca di Boccadoro». Si tratta di un progetto finanziato interamente con risorse della presidenza del Consiglio dei ministri (Dipartimento della gioventù), che ha consentito al Comune di riqualificare sia la vasca ottocentesca di raccolta delle acque sorgive, sia l’intera area verde. «E La cosa più bella di questa nuova esperienza di recupero ambientale - torna a fare notare Bottaro - è avere entusiasmato i contadini che possiedono terreni confinanti: sono tornati a ripulire i loro fondi in stato di abbandono».
A completare uno scenario restituito al decoro, anche il decespugliamento di tutte le zone prossime all’aria della vasca, con particolare riferimento all’area di svincolo della strada statale 16 bis. I lavori di sfalcio dei terreni incolti e la rimozione dei rifiuti rappresentano, così, un ulteriore biglietto da visita per una Boccadoro come non si era mai vista. E riportare la gente lì, per ammirare luoghi restituiti alla fruizione pubblica ed intrattenerla con manifestazioni, è una circostanza assolutamente senza precedenti: per fortuna, c’è sempre una prima volta.
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