Il Tribunale di Potenza ha assolto gli ex componenti della Giunta fra i quali l'attuale Sottosegretario allo Sviluppo economico, Filippo Bubbico (Pd), e l'attuale Presidente della Regione, Vito De Filippo (Pd)
04 Marzo 2008
POTENZA - Al termine di una camera di consiglio durata circa cinque ore, il Tribunale di Potenza ha assolto gli ex componenti della Giunta regionale della Basilicata in carica fra il 2000 e il 2001 - fra i quali l'attuale Sottosegretario allo Sviluppo economico, Filippo Bubbico (Ds-Pd), e l'attuale Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo (Margherita-Pd) - e tre funzionari dell'Asl di Venosa (Potenza) dall'accusa di concorso in abuso d'ufficio.
Oltre a Bubbico e De Filippo, gli altri imputati assolti (tutti perchè il fatto non sussiste, alcuni perchè il fatto non costituisce reato, altri per non aver commesso il fatto, in relazione alle singole accuse) sono gli ex assessori regionali Sabino Altobello, Salvatore Blasi, Carmine Nigro, Aldo Michele Radice, Carlo Chiurazzi e Rocco Vita; e il dirigente e i funzionari dell'Asl Giancarlo Vainieri, Santo Alessi e Michele Pinto.
L'accusa contestò a Bubbico (allora governatore della Basilicata), a De Filippo (allora assessore alla sanità) e agli altri indagati di aver perseguito un "disegno di natura politica", sospendendo dal servizio e poi interrompendo il contratto con l'allora direttore generale dell'Asl, Giuseppe Panio, per favorire la nomina di Vainieri (considerato vicino alle posizioni politiche di Bubbico). Dalla denuncia di Panio scaturì la decisione di inviare gli atti alla Procura della Repubblica di Catanzaro: la vicenda ebbe quindi una parte nell'inchiesta cosiddetta "toghe lucane" del pm Luigi De Magistris.
L'avvocato Fabio Viglione, difensore di De Filippo, avvicinato dai giornalisti dopo la lettura della sentenza, ha detto che "si tratta di un verdetto giusto, maturato in un dibattimento complesso. Noi abbiamo rinunciato alla prescrizione - ha aggiunto - perchè il processo si riferisce a fatti del 2000-2001 e abbiamo cercato di accelerare la velocità giurisdizionale; abbiamo voluto un provvedimento di merito che spazzasse via i dubbi. De Filippo è stato assolto con formula ampia, così come tutti gli altri imputati, e questa - ha concluso Viglione - è la nostra soddisfazione, perchè abbiamo voluto, con coraggio, che i giudici si pronunciassero nel merito".
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