Domenica 05 Ottobre 2025 | 14:36

Basilicata, liste d’attesa infinite, oggi domenica alla Asm laboratori aperti

 
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Basilicata, liste d’attesa infinite, oggi domenica alla Asm laboratori aperti

Resta tuttavia il nodo dei tempi: proposta della sanità convenzionata

Domenica 05 Ottobre 2025, 12:28

Nel tentativo di sfoltire le pesantissime liste d’attesa lucane, oggi alcuni laboratori dell’Azienda sanitaria di Matera (Asm) rimarranno aperti al pubblico. «La riduzione dei tempi di attesa richiede un cambio di passo organizzativo e una collaborazione corale tra istituzioni, direzioni aziendali e operatori sanitari - il commento dell’assessore regionale Cosimo Latronico (Fd’I). - Le aperture straordinarie rappresentano un segnale importante di questa nuova fase: stiamo mettendo in campo azioni concrete e misurabili per migliorare l’efficienza del sistema e restituire fiducia ai cittadini». Nel comunicato diffuso dall’ufficio stampa dell’Asm è inoltre annunciato che l’Azienda sanitaria «continuerà nelle prossime settimane a promuovere iniziative analoghe, nella convinzione che solo con una programmazione attenta e con il coinvolgimento di tutti gli operatori sia possibile rispondere in modo efficace ai bisogni di salute della comunità».

Latronico ha quindi ringraziato «tutto il personale sanitario per la disponibilità e il senso di responsabilità con cui partecipa a questo sforzo collettivo. Allo stesso tempo, invito le aziende sanitarie a proseguire con determinazione su questa strada, perché solo con continuità e programmazione potremo garantire un servizio sanitario più accessibile, tempestivo e vicino ai reali bisogni della comunità», le parole dell’assessore lucano. Il direttore generale dell’Asm, Maurizio Friolo, dal canto suo conferma che «abbattere le liste d’attesa è una delle priorità della nostra Azienda e l’apertura straordinaria della domenica rappresenta una risposta concreta alle esigenze dei cittadini. Ringrazio il personale sanitario e tecnico che, con grande disponibilità, consente di portare avanti questo sforzo collettivo».

Nel frattempo è in subbuglio l’universo della sanità privata convenzionata che non solo rimarca il tema delle liste d’attesa ma batte l’accento su mobilità passiva alle stelle e pazienti «costretti a pagare privatamente prestazioni che dovrebbero essere garantite dal sistema pubblico. Di fronte a questa situazione - informa in una nota Michele Cataldi, presidente dell’Unione sanità convenzionata - i sindaci del Vulture Alto Bradano hanno lanciato un allarme senza precedenti. Nei loro comuni i servizi stanno progressivamente scomparendo, e con essi la possibilità stessa di garantire una vita dignitosa alle famiglie. Senza sanità, i territori diventano sempre più fragili e disarmati di fronte al fenomeno dello spopolamento. Per questo i primi cittadini hanno chiesto con forza l’intervento del Prefetto, sottolineando che la sanità è il primo presidio di coesione sociale: quando viene meno, la comunità si svuota».

Cataldi, facendosi interprete del pensiero di molte amministrazioni comunali, chiede dunque «una legge regionale chiara e definitiva, che metta ordine ai rapporti tra Regione e strutture accreditate, oggi regolati solo dall’arbitrio estemporaneo e spesso senza criteri trasparenti».

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