Sabato 06 Settembre 2025 | 11:40

Basilicata, gasolio agricolo alle stelle: «Dalla Regione il 30% in più»

 
enzo fontanarosa

Reporter:

enzo fontanarosa

Basilicata, gasolio agricolo alle stelle: «Dalla Regione il 30% in più»

Nicola Minichino, presidente di Copagri, parla di «drammatici costi di gestione»

Domenica 27 Agosto 2023, 13:06

Non c’è pace in agricoltura. Se già non ci fossero gli elementi naturali, climatici come pure gli attacchi dei parassiti alle colture, si inserisce anche il caro carburanti. Una situazione che mette allo stremo gli operatori del comparto primario, già esausti. «I costi di gestione sono ormai insostenibili, non si può davvero andare avanti questo modo», afferma Nicola Minichino, presidente di Copagri Basilicata. Che mette in evidenza l’aumento enorme del costo del gasolio per l’agricoltura. «Nonostante sia fornito a prezzo agevolato – dice – ad oggi siamo intorno a 1,14 / 1,20 euro per un litro, mentre ancora pochi mesi fa il prezzo andava intorno ai 95 centesimi/litro. Se si considera che un trattore arriva a consumarne anche 2-3 quintali al giorno di gasolio, si comprendere quanto tutto ciò gravi sugli imprenditori agricoli».

Sperando che i costi del gasolio agricolo non salgano ulteriormente, l’associazione di categoria ha però fatto appello alla Regione Basilicata. «Va riconosciuto che alla nostra richiesta, il massimo Ente lucano è subito venuto incontro disponendo un aumento delle assegnazioni avute quest’anno per le concessioni del gasolio agricolo. In pratica, per affrontare gli sbalzi nei prezzi, con l’auspicio che ritornino a cifre ragionevoli, l’assessore alle Politiche agricole Alessandro Galella ci ha garantito un altro 30% in più rispetto alle stesse assegnazioni. Queste avvengono in base alla tipologia di terreni e coltivazioni e alle tipologie di attrezzature che gli imprenditori adoperano. Ci sono, così, dei parametri che si seguono e, in base a quello che hai e che produci, viene assegnato un gasolio agricolo agevolato a un prezzo calmierato».

Minichino ricorda, poi, che «in questo periodo si iniziano a preparare i letti di semina, ma lo si fa con grandissima difficoltà, considerando che i terreni, anche per l’eccessivo calore di questa estate, sono durissimi da arare e lavorare. Ciò, in pratica, fa sì che i mezzi impegnati consumino più carburante del solito. Si consideri, poi, che pure sulle sementi certificate ci sono aumenti dei prezzi di mercato per il grano duro e i cereali, senza parlare della brutta batosta che si è avuta sulla produzione. In questa ultima stagione è stata ridotta, con raccolti che non sono andati oltre al 40% di quanto invece si prevedeva».

L’agricoltura dell’«oro giallo» non è la sola a non passarla bene. «Guardiamo anche a chi produce frutta – riprende il presidente Copagri – e, in particolare, alla situazione dei vigneti. Le piogge insistenti avutesi nel periodo tra maggio e giugno scorsi, hanno favorito il proliferare di parassiti e funghi, che hanno attaccato le piante e le produzioni. Ciò ha reso necessari interventi ulteriori e a più riprese a base di trattamenti antiparassitari e fungicidi contro la peronospora o l’oidio, come pure altre malattie delle piante. Il caldo torrido, poi, ha contribuito a fare danni. La vendemmia in molte zone è già iniziata, si pensi verso la costa materana, ma le prospettive sono anche qui di una forte riduzione della produzione. Chi è fortunato arriverà al 50% rispetto alle aspettative. C’è chi, invece, non raccoglierà nulla anche per i danni per funghi e parassiti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)