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«Norman, entro fine novembre
via dal Terminal crociere»

 
«Norman, entro fine novembre via dal Terminal crociere»

Patroni Griffi: la prossima settimana l'appalto per attrezzare il nuovo attracco

Giovedì 05 Ottobre 2017, 09:51

di Armando Fizzarotti

Quella sagoma annerita del «Norman Atlantic», il traghetto ridotto ad un enorme relitto morto dopo il tragico incendio in mare aperto del 28 dicembre di tre anni fa, dal febbraio 2015 «disturba» con la sua vista l’arrivo e la partenza di turisti e viaggiatori dal Terminal Crociere.

Ma all’Authority portuale è iniziato il «conto alla rovescia» per lo spostamento della nave annerita (lunga poco meno di 200 metri) dal molo dove approdano le grandi navi-albergo e i traghetti a quello più a nord, il grande Molo foraneo, utilizzato dalle navi da carico.

Il nuovo ormeggio va attrezzato con «bitte» e «parabordi» e la gara indetta al massimo ribasso dall’Autorità portuale per l’incarico alla ditta che dovrà provvedere ai lavori dovrebbe concludersi la prossima settimana, per aggiudicare i lavori.

«Hanno partecipato all’appalto 11 ditte - riferisce il presidente dell’Authority, Ugo Patroni Griffi - e contiamo di spostare il “Norman” al Molo foraneo entro fine novembre». Conto, 80mila euro.

Il trasferimento del relitto a Bari da Brindisi, con «in pancia» ancora i camion imbarcati all’inizio dell’ultimo viaggio, fu deciso dalla Procura del capoluogo pugliese per rendere più facile il lavoro degli investigatori in un’inchiesta penale sul disastro ancora aperta. Ma le ripercussioni sul traffico portuale barese non si sono fatte attendere.

Al netto dello «spettacolo» deprimente offerto quotidianamente a chi parte e arriva sui moli baresi, è nei programmi dell’Authority un potenziamento dei collegamenti marittimi proprio tramite il Terminal Crociere, progetto per il quale questo «ostacolo» ingombrante va rimosso. Allo stato attuale infatti il Terminal può accogliere solo due navi in contemporanea.

L’operazione spostamento quindi va fatta quanto prima, e sul punto il sostituto procuratore della Repubblica titolare dell’inchiesta penale, Ettore Cardinali, diede il suo assenso a luglio scorso.

L’ormeggio della motonave costa circa 100mila euro al mese, cifra che dovrebbe essere addebitata all’armatore (la «Visemar» di Carlo Visentini, nominato custode giudiziario, con sede in via Putignani), ma che per il momento grava sulle spese del ministero della Giustizia.

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