Prima l’avrebbe seguita per alcuni metri, poi, pur non vedendo ricambiate le proprie attenzioni, avrebbe deciso di farsi più vicino, denudarsi e mostrarle le proprie parti intime.
Una molestia sessuale vergognosa quella subita qualche sera fa a Bitonto da una ragazza. A raccontare l’assurda vicenda, è stata proprio la giovane protagonista. Sia agli agenti del commissariato di Polizia di Stato di Bitonto, a cui si sarebbe rivolta per sporgere denuncia, sia, tramite un post sui social, ai propri concittadini. Obiettivo, mettere tutti in guardia e richiedere un maggior controllo in particolare nelle ore serali tra le strade del centro storico.
Sarebbe stato proprio il borgo antico teatro di quella che, fortunatamente, può definire solo «molestia visiva». Come riportato nel post condiviso su un gruppo di facebook, mercoledì sera, intorno alle 23.30, la studentessa stava rientrando a casa, dopo una serata fuori con le amiche, quando un giovane uomo, «mulatto, magro e alto, con giubbotto piumino di colore azzurro acceso», avrebbe iniziato a seguirla. Pochi metri dopo, l’atto osceno. Il ragazzo, descritto come visibilmente alterato, «ha ben deciso di fermarsi di fronte a me, a distanza di appena qualche metro – racconta la protagonista dell’assurdo episodio - e abbassarsi le mutande per mostrarmi la sua schifosissima erezione, non richiesta né cercata». «Per fortuna, sono riuscita a sfuggire dinanzi a questo scempio e a chiamare mia madre per farmi venire a prendere» scrive ancora sui social, invitando tutti a fare attenzione. Perché mercoledì si sarebbe limitato ad «ostentare le sue parti intime, un domani potrebbe anche fare fisicamente del male ad una ragazza».
Di qui la volontà di condividere il racconto della molestia subita, «per avvertirvi e per far sì che, magari, venga sollecitata una qualche forma di controllo su alcune zone di Bitonto e in particolare nel centro storico».
«Io amo la mia Bitonto, e voglio sentirmi sicura di poter tornare a casa senza sentirmi violata dalla vista di uno spettacolo orrido e volgare» conclude.
Il caso, per cui sarebbe stata formalizzata denuncia presso il Commissariato bitontino, non sarebbe però isolato. Il post della ragazza, che ha raccolto centinaia di commenti e condivisioni, oltre a scatenare l’indignazione e la solidarietà dei bitontini, avrebbe anche permesso ad altre persone di denunciare di essersi imbattute nello stesso soggetto e di condividere gli episodi incresciosi di cui sarebbero state vittime. «Ha inseguito per diversi metri anche me. Poi mi sono rifugiata in una pizzeria» il racconto di un’altra donna bitontina, che avrebbe segnalato anche il suo vissuto alla Polizia.
Al fianco delle vittime, si è schierata tutta l’amministrazione comunale. «Quanto raccontato è un campanello d’allarme» le parole del sindaco Francesco Paolo Ricci, che ha lodato le due donne per «aver avuto il coraggio di denunciare.
