È indagato per «revenge porn» dalla Procura per i minori di Bari un ragazzo (oggi diciannovenne) accusato di aver diffuso video a contenuto sessuale filmati - quando aveva quindici anni – insieme a Daniela Casulli, la maestra che nei giorni scorsi è stata assolta dalla Corte d’appello di Bari dalle accuse di produzione di materiale pedopornografico e corruzione di minorenne: in primo grado era stata condannata a 7 anni e tre mesi.
Secondo gli inquirenti, il giovane (difeso dall’avvocato Vitantonio Pollaccia) avrebbe anche creato gruppi social in cui circolavano altri video e fotografie a sfondo pornografico, in alcuni casi riguardanti coetanee. Tutti elementi acquisiti attraverso una consulenza tecnica sul cellulare trovato in casa del ragazzo.
La donna, nota sui social come «zia Martina», si è difesa sostenendo che i rapporti con i ragazzi all’epoca 15enni erano consenzienti e che non era stata lei a filmarli. Il minore indagati avrebbe avuto una sorta di «relazione» con la ex insegnante, ripresa – secondo la denuncia di lei – anche dopo che le erano stati revocati gli arresti domiciliari disposti per le accuse in primo grado. La diffusione dei video, che ritrarrebbero anche altri minori, sarebbe avvenuta attraverso gruppi social.
















