Furto d’auto con incidente. È accaduto ieri, poco dopo le 8 del mattino, quando una Porsche Macan, di proprietà del titolare di una nota azienda di Corato, è stata rubata dal piazzale della ditta, ubicata sulla provinciale 238. Ma questa volta i malviventi non sono riusciti a portare a termine il loro disegno criminoso, infatti, dopo chilometri dal luogo dove era avvenuto il furto, l’auto ha terminato la sua corsa, ribaltandosi a poche centinaia di metri dell’incrocio con la strada provinciale 234 “La Rivoluzione”, la strada che porta nel cuore del Parco dell’Alta Murgia. Una zona tristemente nota per i ritrovamenti di vetture rubate e smontate in pezzi.
Secondo i primi accertamenti, la Porsche era trainata o comunque “scortata” da un’altra auto di grossa cilindrata, verosimilmente utilizzata dalla banda per spostare il suv in fretta e in sicurezza. Intorno alle 8.30, poco dopo il furto, l’imprevisto. Complice la velocità sostenuta e un tratto ricco di curve, la Macan ha perso aderenza con l’asfalto e si è ribaltata più volte sul ciglio della carreggiata. La scena non è sfuggita a un automobilista che seguiva a distanza, l’uomo ha visto la Porsche cappottarsi e subito dopo alcuni individui uscire rapidamente dall’abitacolo. Feriti ma in grado di camminare, i malviventi hanno raggiunto l’auto che li accompagnava, sempre di grossa cilindrata, e in pochi istanti si sono dileguati, lasciando sul posto il potente suv gravemente danneggiato.
In un primo momento si era pensato a un episodio analogo a quello della scorsa settimana lungo la SS 16 bis, quando un automobilista fu costretto con la forza a consegnare la propria Mercedes. Ma questa volta le indagini hanno rivelato un modus operandi diverso. Il furto era stato appena compiuto nella zona industriale di Corato e la Porsche, secondo gli investigatori, stava per essere trasferita in un luogo più appartato, dove sarebbe stata “tagliata” per ricavarne pezzi di ricambio oppure, come sempre più spesso accade, utilizzata per chiedere un riscatto al proprietario o inviata verso i mercati dell’Est Europa.
Le forze dell’ordine mettono in evidenza come i furti di auto di grossa cilindrata siano in forte aumento. Cresce la pratica del pizzo imposto per avere indietro l’auto, così come il trasferimento all’estero attraverso reti criminali specializzate. Sul posto, oltre alla Polizia Locale e una pattuglia della Vigilanza Giurata, sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Corato, a cui sono affidate le indagini. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire il percorso compiuto dalla Porsche e dalla vettura di supporto, verificando le immagini delle telecamere pubbliche e private, sia quelle ubicate all’interno e all’esterno dell’azienda da cui hanno sottratto l’auto e sia quelle installate lungo la zona industriale della 238. Il suv, seriamente danneggiato, è stato recuperato e sequestrato. Sarà ora analizzato dalla polizia scientifica per cercare impronte, tracce biologiche o apparecchi elettronici utilizzati dai ladri. Gli accertamenti, eseguiti dagli uomini del Commissariato di Corato, andranno avanti per ricostruire nel dettaglio la dinamica e risalire alla banda.