Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 07:02

Bari, furti in spiaggia dopo le risse: il telefono rivenduto nel bazar

Bari, furti in spiaggia dopo le risse: il telefono rivenduto nel bazar

 
Luca Natile

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Luca Natile

Bari, furti in spiaggia dopo le risse: il telefono rivenduto nel bazar

La bici smerciata per strada e ritrovata dalla Polizia locale. Allarme a Pane e Pomodoro

Lunedì 01 Settembre 2025, 09:02

Il ciclo degli oggetti rubati a Pane e Pomodoro e rivenduti in nero nei bazar gestiti da immigrati - «lo zio ti lascio questo iPhone, l’ho trovato se lo vendi facciamo a metà» - oppure smerciati per strada a prezzi «d’occasione» ad altri extracomunitari per i quali avere un mezzo di trasporto, anche se «povero» è una conquista. Dopo le risse degli stranieri nelle piazze tra stazione e Ateneo, tornano i furti a Pane e Pomodoro, ma il sistema di sicurezza regge e il bottino, già immesso nel «mercato nero» viene recuperato.

Esiste una città sommersa, nascosta, una realtà parallela, popolata da immigrati, clandestini, fantasmi, dannati, emarginati che per mangiare e sopravvivere (per comprare alcool scadente e droga tagliata male) sono disposti a tutto.

Bari sta vivendo uno stato di emergenza, una situazione pericolosa e urgente, alimentata da una serie di concause: disordini e scontri tra nordafricani e immigrati del sud e sudest asiatico; un giro di spaccio sempre più aggressivo appaltato dalla criminalità barese a piazza Moro, piazza Umberto e piazza Cesare Battisti, ai nordafricani. Senza tralasciare la somma di una serie di piccoli reati da strada: spaccate, furti di telefonini, monopattini elettrici e biciclette, detenzione e vendita di prodotti contraffatti e alterati, danneggiamenti, furti di parti di auto (pneumatici, marmitte, specchietti, fari, cerchi, paraurti)

Gli oggetti rubati hanno destini diversi: alcuni vengono recuperati dalle forze di polizia e restituiti ai proprietari, altri vengono venduti o riciclati (ad esempio, parti di auto e oggetti di uso comune), mentre alcuni vengono semplicemente abbandonati o smaltiti una volta disassemblati

Nel lido preferito dai baresi, Pane e Pomodoro, negli ultimi sette giorno sono stati rubati uno smartphone e una bicicletta. Nel giro di poche ore le refurtive sono state rivendute nel mercato nero, completando il processo di riciclaggio con il mascheramento dell’origine illecita dei due beni sottratti.

Grazie alla presenza vigile dei volontari del Comitati cittadinanza attiva di Pane e Pomodoro e all’intervento immediato di agenti della Polizia locale, il telefonino e la due ruote sono state recuperate risalendo passaggio dopo passaggio la filiera, ossia la catena di contatti, trattative interconnesse e passaggi di mano seguito dalla refurtiva.

Nel caso dello smartphone, il proprietario aveva scaricato un’app che consentiva di localizzare il dispositivo su una mappa, farlo squillare anche se in modalità silenziosa, bloccarlo da remoto e cancellare i dati. Gli agenti della Municipale sono così riusciti a rintracciarlo in un bazar gestito da cittadini stranieri dove sarebbe stato modificato e rivenduto. Il proprietario dell’attività ha sostenuto di averlo preso in carico senza sapere che era stato rubato.

Per quello che riguarda il secondo furto gli agenti grazie ad una serie di contatti e testimonianze, sfruttando la loro esperienza, hanno ritrovato la bicicletta che era stata venduta per 30 euro a un immigrato. In entrambi i casi gli autori dei reati sarebbero cittadini stranieri. Sono scattate dopo il recupero le denunce per ricettazione.

Nonostante le violenze che hanno coinvolto nei giorni scorsi gruppi di cittadini stranieri e spaventato i baresi, analizzando il fenomeno criminale nella sua complessità, bisogna puntualizzare che non c'è alcuna emergenza determinata dalla presenza di stranieri. I dati dimostrano che non vi è alcun legame tra l'intensificazione dei flussi migratori e l'aumento dei reati. ll tasso di criminalità degli immigrati regolari è «solo leggermente più alto» di quello degli italiani (tra l'1,23% e l'1,4%, contro lo 0,75%) e addirittura è inferiore tra le persone oltre i 40 anni.

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