«Ci sembrava di essere in un film dell’orrore, difficilmente torneremo in sella». Queste le parole pronunciate tra le lacrime, dai due ciclisti rimasti miracolosamente illesi nell’incidente mortale avvenuto la scorsa domenica sulla provinciale 231, all’altezza di Terlizzi. Nicola Conversano e Riccardo Guadagno erano nel gruppo dei sei ciclisti del Gruppo Sportivo Avis di Andria, quando un’auto guidata da un 30enne ne ha falciati tre di loro, uccidendoli sul colpo. A perdere la vita sono stati il 70enne Antonio Porro, il 50enne Vincenzo Mantovani e il 37enne Sandro Abruzzese.
«Ci eravamo incontrati intorno alle ore 7 per dirigerci verso la basilica dei Santi Medici a Bitonto – raccontano Nicola e Riccardo -. La meta l’aveva scelta proprio Sandro Abruzzese, perché era suo desiderio fermarsi in preghiera qualche minuto e poi fare ritorno ad Andria. Ce lo aveva scritto il giorno prima nel nostro gruppo whatsapp e noi avevamo accettato la sua proposta. Eravamo in sei, uno del gruppo ha deciso di fermarsi a Ruvo per anticipare il rientro, mentre noi cinque abbiamo proseguito, non immaginando di andare incontro ad una tragedia così grande».
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