BARI - Una violenta aggressione, scatenata per motivi davvero futili, è avvenuta intorno a mezzanotte e mezza nella nottata tra venerdì e sabato a Pane e Pomodoro. Due ragazzi hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari presentandosi ieri mattina al pronto soccorso del Policlinico. Uno ne avrà per 20 giorni, ma poteva andare molto peggio. Sul posto sono intervenuti immediatamente due pattuglie dei carabinieri e un’ambulanza del 118.
Stando a una prima ricostruzione (che sarà presto formalizzata in una denuncia) un gruppo di una decina di ragazzi si intrattiene per festeggiare la laurea di una di loro. Età media, sui 25 anni. Accanto c’è un’altra comitiva, più numerosa. Anche qui si festeggia, ma in modo diverso. Alcol e fuochi di artificio che, si sa, vanno tanto di moda. L’età è nettamente più alta, sulla quarantina. Durante i festeggiamenti illegali (l’uso dei botti) qualcuno lancia delle bottiglie in mare, scambiato per una pattumiera. Educatamente una ragazza del primo gruppo fa notare che non sarebbe il caso, data la presenza dei cassonetti appositi. Non lo avesse mai fatto.
Dopo l’invito a non occuparsi di questioni che non la riguardavano (mettiamola così), partono le minacce, le intimidazioni. Dalla comitiva più «matura» (solo quanto a età) c’è chi alza la voce. E molto. La tensione sale. Tra i più giovani c’è chi suggerisce di andare via, ma l’atmosfera si fa pesante. Proprio a questo punto, quando una piacevole serata diventa pericolosa, avviene che dai più grandi si passa alle vie di fatto. Scatta un inseguimento a piedi. I ragazzi non riescono a fuggire. Tallonati, vengono raggiunti e due tra i giovani sono picchiati selvaggiamente. Tra gli aggrediti c’è chi riesce a chiamare i carabinieri che arrivano immediatamente sul posto. Chi ha mostrato «coraggio» sino a un secondo prima, si dilegua alla velocità della luce. I soccorritori del 118 verificano che le ferite per fortuna non sono gravi. Ieri mattina, con tanta paura ancora addosso e una notte insonne, l’arrivo al Pronto Soccorso. «Perché non possiamo trascorrere una serata tranquilla nella spiaggia che tanto amiamo?», si chiedono. «Che cosa abbiamo fatto, perché tanto odio senza neanche conoscerci?». Belle domande, davvero.