La temperatura calda del mare ha prodotto, in questi giorni, sul litorale barese la prima fioritura di Ostreopsis ovata, la cosiddetta alga tossica. Ne dà notizia l’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente (Arpa) della Puglia che ha rilevato le prime concentrazioni di alghe, in certi casi scarse in altre modeste, tuttavia da attenzionare.
le rilevazioni Secondo l’ultimo campionamento eseguito nei punti prelievo di Molfetta, Giovinazzo, Bari Lido Trullo e Lido Lucciola, Mola di Bari e Monopoli e portato a conoscenza dei Comuni, della Asl metropolitana e delle capitanerie, è stata rilevata per la prima volta in questa stagione estiva, una presenza non «potenzialmente pericolosa» sul litorale di Molfetta, dove la densità di Ostreopsis rilevata è pari a 2mila80 cellule per litro (il limite è 20mila). Concentrazioni più basse a Giovinazzo (1720); più alte nel capoluogo a Lido Lucciola a Santo Spirito (2480), mentre Lido Trullo a San Giorgio (1000) segna meno concentrazioni rispetto ai primi campionamenti dell’estate 2025 (1120 cellule per litro).
irrilevanti Prime irrilevanti concentrazioni vengono segnalate anche a Mola di Bari, zona Cozze (680, dato in aumento rispetto all’assoluta assenza di Ostreopsis registrata nel primo campionamento di giugno) e Monopoli Castello Santo Stefano (240, rispetto alla totale assenza di alga tossica accertata nel precedente campionamento).
I dati, rileva Arpa Puglia, non destano preoccupazione, tuttavia suggeriscono alcuni accorgimenti da parte dei bagnanti: «Nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis - raccomandano gli esperti - è opportuno evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate, limitando il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, frutti di mare estratti dai fondali che a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina». Di dimensioni comprese tra i 30 e i 60 micron (1 micron equivale ad un millesimo di millimetro), fanno sapere gli esperti biologi, l’alga è una specie tipica dei mari tropicali che vive solitamente su alghe pluricellulari (macroalghe) e su fondali rocciosi; predilige acque calme, calde e bene illuminate e produce tossine.
concentrazioni Nelle zone a più alta concentrazione, possono essere riscontrati casi di malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) soprattutto dopo le mareggiate che favoriscono la formazione di «aerosol» marino (può diffondere la tossina nell’aria). Il monitoraggio, anticipa Arpa Puglia, prosegue in questi giorni e si concluderà a fine settembre «con frequenza quindicinale su 20 siti, distribuiti sull’intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie». I cittadini possono rilevare la presenza dell’alga tossica consultando il sito arpa.puglia.it.