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Inchiesta ospedale Covid Bari, archiviata la posizione dell'imprenditore Domenico Barozzi

 
Redazione online

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Ospedale Covid in Fiera, la Regione Puglia rivuole i soldi

Non è emersa nessuna condotta illecita dalle indagini. Nella stessa inchiesta è stato chiesto il rinvio a giudizio per 8 persone, tra cui l'ex capo della Protezione Civile Mario Lerario

Giovedì 30 Gennaio 2025, 12:09

12:10

BARI - Esce dall’inchiesta sui presunti illeciti legati alla realizzazione dell’ospedale Covid nella Fiera del Levante di Bari l’imprenditore Domenico Barozzi, rappresentante legale della Cobar di Altamura (Bari). Il gip, su richiesta della Procura, ne ha infatti disposto l’archiviazione.

Nel 2021 l’azienda aveva ottenuto l’appalto per la realizzazione della struttura, i cui costi sarebbero lievitati dai 9,5 milioni iniziali ad oltre 20. Ma dalle indagini non sarebbe emersa alcuna condotta illecita da parte di Barozzi. L'inchiesta della Procura di Bari è però andata avanti, e a novembre è stato chiesto il rinvio a giudizio per otto persone, tra cui l’ex capo della Protezione civile pugliese Mario Lerario, accusate a vario titolo di corruzione, peculato, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falso e turbata libertà degli incanti.

Insieme a Lerario (già condannato in altre due vicende perché, secondo l’accusa, avrebbe ricevuto tangenti nel periodo in cui guidava la Protezione civile) è stato chiesto il giudizio anche per l’ex funzionario Antonio Mercurio e per gli imprenditori Sigismondo Zema, Francesco Girardi, Vito Vincenzo Leo, Domenico Tancredi, Alessandro Goffredo Nuzzo e Vito De Mitri. 

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