BARI - Questa volta non si sono nemmeno preoccupati di far finta di fare qualche lavoro. Il metodo che un ex ladro di appartamenti barese aveva inventato per fregare lo Stato sui bonus edilizi era rozzo, tipico di uno abituato a forzare finestre. Eppure ha funzionato, e in soli quattro mesi gli ha consentito di accumulare crediti fiscali per 17 milioni di cui 13 incassati. «Il lunedì mattina devo caricare 80 carte con 200mila euro, in un mese mi esce un milione», diceva al telefono Giuseppe De Scala, 47 anni, di Bari, pregiudicato che nella maxitruffa ha coinvolto tutta la famiglia. E infatti ieri Finanza e Carabinieri hanno portato in carcere lui e ai domiciliari il padre Aniello, 71 anni, la madre Maria Frappampina, 64 anni, di Bari, e il fratello Michele, 48 anni. La sorella Annarita De Scala, 37 anni, è indagata a piede libero: il gip Antonella Cafagna non ha concesso l’arresto chiesto dal procuratore Roberto Rossi e dal pm Giovanni Calamita.
L’inchiesta è nata il 26 settembre 2021 quando i fratelli De Scala sono stati fermati dai carabinieri a Palo del Colle con decine di carte di credito intestate a terzi, migliaia di euro in contanti e fogli contenenti le password di accesso ai conti correnti. Nel telefono di uno dei due c’erano foto di mazzette di contanti. Da lì è nata l’indagine, allora affidata al pm Michele Ruggiero, che ha scoperto il meccanismo: le società intestate a prestanome erano vere e proprie cartiere per produrre fatture relative a lavori inesistenti. Pezzi di carta che si trasformavano in crediti fiscali poi monetizzati tramite le Poste, trasferiti sulle carte di credito e prelevati in contanti. Un fiume di denaro utilizzato anche per acquisti di lusso: a uno degli arrestati sono stati sequestrati orologi di lusso, alla sorella dei De Scala 17 borse di Louis Vuitton, Prada e Chanel.
I 62 indagati (tra cui otto società) rispondono, a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità di associazione a delinquere finalizzata a reati fiscali, occultamento di scritture contabili, truffa aggravata allo Stato, riciclaggio e autoriciclaggio, indebito utilizzo e falsificazione di carte di pagamento...