BARI - La Commissione centrale di protezione, ossia l’organo amministrativo competente alla definizione e applicazione delle speciali misure di protezione per i testimoni e i collaboratori di giustizia, ha disposto la revoca del programma speciale di tutela al quale era sottoposto Domenico Milella, 44 anni, ex braccio destro del boss Palermiti e tra i «pentiti» eccellenti delle ultime inchieste antimafia, le cui dichiarazioni hanno rivelato le dinamiche e i business del clan di Japigia negli ultimi anni.
Milella è stato arrestato lo scorso novembre in seguito ad una inchiesta della Dda di Genova che ha rivelato come, anche dopo la collaborazione con la giustizia e il trasferimento in una località protetta del nord Italia, Milella avrebbe continuato a trafficare droga.
Il provvedimento è stato notificato in carcere allo stesso Milella che attraverso il suo difensore, l’avvocato Fabrizio Caniglia, attraverso il quale ha informato la Dda di Bari che non si rimangerà nessuna delle sue dichiarazioni da «pentito». Il suo status di collaboratore di giustizia e il programma di protezione al quale era stato ammesso insieme alla famiglia, rimangono quindi su due piani distinti.
Milella ha ora sessanta giorni di tempo per impugnare davanti agli organi della giustizia amministrativa il provvedimento che revoca le misure a sua tutela...