BARI - Ha ammesso di aver ricevuto denaro e oggetti di lusso, ma ha provato a dire che non si trattava di tangenti. «Erano solo regali non richiesti da parte di colleghi che volevano essere galanti con me». È questa la linea di difesa che Conny Sciannimanico, la geometra della Asl di Bari finita in carcere il 12 novembre con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, ha tenuto nell’interrogatorio chiesto davanti al procuratore Roberto Rossi e alla pm Savina Toscani. Una linea che non ha convinto né l’accusa né tantomento il gip Giuseppe Ronzino, che ha respinto la richiesta di concederle i domiciliari con braccialetto elettronico: la donna passerà Natale nel carcere di Taranto...
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