Sabato 06 Settembre 2025 | 12:44

Turi, nuova polemica sul sindaco: «Offre le giostre gratis, invece si paga». La replica del sindaco De Tomaso: «Non è vero»

 
Valentino Sgaramella

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Valentino Sgaramella

Turi, nuova polemica sul sindaco: «Offre le giostre gratis, invece si paga»

Giuseppe De Tomaso promette con un annuncio sulla sua bacheca Facebook che lunedì scorso dalle 11 alle 13 i bambini e ragazzi turesi avrebbero potuto fare un giro gratuito sulle giostre, ma evidentemente i giostrai non ne erano al corrente

Giovedì 29 Agosto 2024, 12:09

30 Agosto 2024, 12:32

TURI - Il sindaco Giuseppe De Tomaso promette con un annuncio sulla sua bacheca Facebook che lunedì scorso dalle 11 alle 13 i bambini e ragazzi turesi avrebbero potuto fare un giro gratuito sulle giostre, ma evidentemente i giostrai non ne erano al corrente e i ragazzi con famiglie al seguito hanno dovuto pagare il biglietto. E in paese si è scatenata la polemica, la seconda nel giro di 48 ore dopo la mancata autorizzazione dei fuochi pirotecnici nel centro storico alla festa patronale da parte del primo cittadino.

Ricapitoliamo l’accaduto. Il sindaco annunciava: «Oggi 27 agosto dalle 11 alle 13 libero accesso alle giostre a Turi per bambini e ragazzi di età inferiore a 20 anni. Il nostro grazie a tutti i giostrai per la disponibilità dimostrata». Le famiglie lo hanno preso in parola, con l’esito già descritto. Nel volgere di poche ore si scatena la bufera sui social. Un'utente scrive: «Iniziativa encomiabile, per carità, ma solo 4 giostrai aperti ed anche giustamente arrabbiati, ragazzi fuori controllo, io personalmente, trovandomi vicino alla giostra che era chiusa ma ugualmente presa d'assalto da almeno una ventina di ragazzi, ho gridato loro di scendere immediatamente perché avrebbero potuto seriamente farsi male. Mi spiace, l'intento era indubbiamente buono, ma non organizzata così». Così un altro genitore, Giuseppe D'Addabbo: «quando si dice che la pezza è peggiore del buco». L’invito di un altro utente: «È la realtà di ciò che è successo. E chi ha figli che l'hanno vissuta la situazione può capire. Non è una questione di preferenza politica o schieramento. È semplicemente quello che è successo. A volte basterebbe ammettere e scusarsi e basta. Un errore può capitare, basta ammetterlo».

Sul tema interviene anche l’ex sindaco Tina Resta: «L’annuncio è pura improvvisazione e mi ricorda il film con Cetto Laqualunque che usava questi metodi per vincere le elezioni e avere consensi. Caos totale fra giostrai, bambini e genitori. Poche giostre aperte, giostrai infuriati, giri che sono diventati a pagamento, ressa fra bambini e nessun controllo per la sicurezza». In campo anche FdI accusando di populismo De Tomaso, che sempre sulla sua bacheca racconta la sua verità. «i giostrai hanno semplicemente raccolto l’invito dell’amministrazione a venire incontro alle esigenze dei ragazzi. Punto». E Conclude: «La giornata delle giostre gratis è stata apprezzata dalla maggioranza delle famiglie. Ci dispiace per quelle che sono rimaste deluse».

La replica del sindaco De Tomaso: «Non è vero»

«Caro Direttore, leggo sulla Gazzetta di ieri un articolo a firma di Valentino Sgaramella in cui si sostiene che, pur avendo il sottoscritto promesso ai ragazzi di Turi, per il 27 agosto scorso, l’accesso gratis alle giostre, nei fatti i giostrai hanno fatto pagare il biglietto. Chi Le scrive è stato presente per tutte le due ore di ingresso gratuito (11-13) alle giostre. Nessun titolare degli impianti in funzione ha emesso biglietti a pagamento. Non so dove Sgaramella abbia attinto questa notizia assolutamente falsa. Non ho visto il giornalista alle giostre. Il che sta a significare che ha scritto solo per sentito dire o per aver letto qualche scampolo di spazzatura su Facebook». È la risposta del sindaco Giuseppe De Tomaso alla polemica sollevata nei giorni scorsi sul caso delle giostre di Turi.

«Ci sono stati problemi legati alla massiccia affluenza dei ragazzi - continua -, problemi che hanno provocato legittime esigenze di sicurezza. Ho già detto che faremo tesoro di qualche disservizio registrato (l’iniziativa non era mai stata sperimentata finora) e rimedieremo il prossimo anno agli imprevisti verificatisi. Rilevo solo che, nonostante tutto, l’iniziativa è stata assai apprezzata, anche sugli stessi social, dalla maggioranza delle famiglie. Ma non è possibile scrivere che alcuni ragazzi abbiano pagato. Peraltro l’articolista non ha neppure avvertito l’esigenza e il dovere professionale di contattare il sindaco, il vicesindaco e l’assessore di riferimento che avrebbero potuto rispondere a tutte le sue domande».

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