Sabato 11 Ottobre 2025 | 11:04

Commissione antimafia, Emiliano e Decaro verso l'audizione. Decaro: «Sono a disposizione»

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

 Commissione antimafia, Emiliano e Decaro verso l'audizione la prossima settimana

A giorni l'Ufficio di presidenza potrebbe calendarizzare le richieste, presumibilmente la prossima settimana

Mercoledì 27 Marzo 2024, 18:50

28 Marzo 2024, 09:09

Nel prossimo ufficio di presidenza della commissione parlamentare antimafia che si terrà la prossima settimana, saranno valutate le richieste di audizione del sindaco di Bari Antonio Decaro e del presidente della Puglia Michele Emiliano in merito alle vicende legate ai rischi di infiltrazioni mafiose nel comune di Bari. Le richieste, arrivate da alcuni membri della commissione, saranno quindi valutate ed eventualmente calendarizzate. 

DECARO: «SONO A DISPOSIZIONE»

«Attendo la convocazione ufficiale e sarò a disposizione della commissione». Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, dopo avere appreso la notizia di una possibile convocazione in audizione da parte della commissione parlamentare Antimafia.

Il caso Bari è approdato oggi nella commissione parlamentare Antimafia ma sarà solo dopo Pasqua che l'ufficio di presidenza deciderà se e quando calendarizzare le audizioni del sindaco di Bari, Antonio Decaro, e del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Entrambi sono da giorni al centro di polemiche tra maggioranza e opposizione per l'aneddoto raccontato dal governatore pugliese che aveva detto di avere portato l’allora assessore Antonio Decaro a casa della sorella di un boss di Bari vecchia. Aneddoto che risalirebbe a 18 anni fa, raccontato durante la manifestazione di solidarietà al sindaco organizzata a Bari sabato scorso, e prima smentito da Decaro (che sarà candidato alle Europee) e poi rettificato dallo stesso Emiliano.
A chiedere le audizioni del sindaco, che si è detto «a disposizione della commissione», e del governatore sono stati alcuni componenti della commissione. Primo tra tutti il vicepresidente Mauro D’Attis che già domenica scorsa aveva giudicato le parole di Emiliano «degne di un approfondimento».

D’Attis aveva anche ipotizzato l’audizione di un ex presidente dell’Amtab, Antonio Di Matteo, che in un’intervista aveva parlato di «concorsi truccati, denunce e, soprattutto omertà». Mentre la parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra, Elisabetta Piccolotti, ha fatto sapere che su proposta della presidente Colosimo, si è deciso «di aspettare l’arrivo complessivo degli atti riguardanti l’inchiesta di Bari prima di avviare le audizioni». «È bene che il lavoro della commissione non sia sporcato dalle strumentalità politiche che, numerose, ci sono state in questi giorni contro un sindaco e una giunta che non risultato in alcun modo coinvolti in attività criminali», ha detto. Si valuterà anche la convocazione del procuratore antimafia di Bari che peraltro, proprio in occasione degli arresti aveva escluso qualsiasi coinvolgimento del sindaco riconoscendo che "l'amministrazione comunale è stata costante nell’aiutare gli inquirenti a liberare questa città».

La commissione potrebbe anche valutare di ascoltare il ministro Piantedosi per «la procedura irrituale con cui ha deciso per l’invio della commissione», ha detto Piccolotti. Il fulcro attorno a cui ruota tutto è proprio la municipalizzata del trasporto cittadino finita al centro dell’inchiesta "Codice interno" che nelle scorse settimane ha portato a 130 arresti e che ha disvelato oltre a scambi politico - mafiosi, anche la capacità dei clan di pilotare le assunzioni. Ma la vera miccia che ha fatto esplodere lo scontro politico è stata la decisione del ministro Piantedosi di inviare a Bari una commissione per valutare eventuali infiltrazioni nell’amministrazione, su sollecitazione di parlamentari pugliesi del centrodestra. Il sindaco Decaro ha reagito convocando una conferenza stampa mostrando i faldoni della sua attività antimafia cui è seguita la manifestazione di piazza 'giù le mani da Barì. Nel frattempo la commissione è arrivata in città e da ieri è in Prefettura per esaminare le migliaia di carte dell’inchiesta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)