BARI - Il controllo dei Parisi sul territorio arrivava fino al punto di conoscere in anticipo «le operazioni di polizia che riguardano al città di Bari, anche se riferite ad altri clan». E la loro sfacciataggine era tale da «seguire il corteo di auto degli agenti al fine di verificare la loro destinazione finale, piuttosto che il quartiere in cui eseguire il “blitz”». L’intelligence del clan è uno degli episodi che emergono dall’informativa conclusiva della Squadra mobile che ha portato, il 26 febbraio, alle circa 70 ordinanze di custodia cautelare di presunti appartenenti ai clan Parisi e Palermiti di Japigia in parallelo agli altri 60 arresti per voto di scambio politico-mafioso.
La Dda, con i pm Fabio Buquicchio e Marco D’Agostino, ha ricostruito i rapporti del clan egemone su Japigia per evidenziarne non solo la pervasività sul tessuto economico di Bari ma anche il riconoscimento da parte dei cittadini. C’è chi si rivolge al clan per recuperare un’auto rubata, chi chiede aiuto per una fattura non pagata o per le avance nei confronti di una donna. E c’è, appunto, il controllo militare del territorio...
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