BARI - Ci sono sport dove vincere vale doppio. Raffaele Andriotta ha conquistato il titolo di campione nazionale indoor di Pararowing, bissando il traguardo centrato da Giulio Legrottaglie che, oltre ad essersi aggiudicato l’argento nei 100 metri stile libero ai Campionati Italiani Assoluti di Nuoto Paralimpico in vasca corta, ha conquistato il bronzo nei 100 stile libero e stabilito il record italiano juniores nei 50 rana. Entrambi sono studenti universitari dell’Ateneo barese e attraverso il Centro Universitario Sportivo hanno conquistato uno dei risultati più prestigiosi: dimostrare che lo sport è per tutti.
«Raffaele – dice una nota del Cus Bari - oggi rappresenta la punta dell’iceberg di un movimento neofita per il Centro universitario che ha in seno progetti dedicati ai ragazzi con disabilità che intendono approcciarsi allo sport e vivere l’esperienza di alcune discipline, come il canottaggio, a contatto diretto con il mare abbattendo barriere fisiche ed intellettive che solo qualche tempo fa sembravano essere insormontabili. Insieme ad altri 15 ragazzi, frequenta il Cus condividendo barche, remi, palestra e sudore con gli altri atleti e il prossimo obbiettivo degli allenatori Giuseppe Martinelli, Daniela Di Battista, Palma Gaudio ed Alberto Boccuto e di Paolo Attolino, responsabile Paralimpico del Centro, sarà quello di accompagnare i ragazzi con disabilità intellettiva nello stesso percorso avviato per Andriotta e di annoverare ben presto dei nuovi titoli nazionali “Special” alla Bacheca del Cus».
Il neo campione italiano Andriotta, iscritto al corso di laurea in Scienze della Natura, si è innamorato del canottaggio durante uno stage del Comitato Paralimpico Italiano e da meno di un anno frequenta il corso di Pararowing al Cus Bari sobbarcandosi non pochi sacrifici considerato che vive a Cerignola. «Sono entusiasta della mia scelta di proseguire gli studi all’Uniba perché nel contempo avrò la possibilità di continuare ad allenarmi nel Cus e spero in futuro di poter regalare alla mia compagine universitaria altre soddisfazioni. Frequentare gli impianti del Cus – ha detto Andriotta - mi accresce non solo per le mie performance sportive ma soprattutto per la consapevolezza di appartenere ad una delle istituzioni universitarie più importanti d’Italia».
La sua medaglia però, è stata tutt’altro che facile da conquistare. «A ottobre ci è arrivata la notizia di un grave incidente occorso a Raffaele e abbiamo temuto di non rivederlo per diversi mesi considerando la gravità dell’infortunio, ma dal letto d’ospedale lui stesso ci tranquillizzava dicendo che sarebbe tornato il prima possibile». Paolo Attolino, responsabile Paralimpico del Cus che con altri volontari del Pararowing promuove inclusione e senso d’appartenenza ad un team, spiega così l’importante risultato: «Ha bruciato le tappe e meno di un mese fa abbiamo deciso di iscriverci al Campionato Italiano Indoor tenutosi in varie sedi nazionali in modalità remota, cioè sommando tutti i tempi dei vari contendenti che gareggiavano in tutt’Italia».
I successi di Andriotta seguono quelli di Giulio Legrottaglie, matricola del corso di studi in Biotecnologie Mediche, che si allena quasi quotidianamente riuscendo comunque a ben conciliare studio e sport considerato che ai Campionati Italiani Assoluti di Nuoto Paralimpico in vasca corta, tenutisi ad Ostia lo scorso novembre, ha vinto l’argento nei 100 stile libero e due quarti posti nei 50 stile libero e 50 dorso. A questi successi se ne sono aggiunti altri due al 13° Meeting Nuoto Paralimpico tenutosi a Brescia a dicembre, che ha visto Legrottaglie conquistare il Bronzo nei 100 stile libero e conquistare il record italiano juniores nei 50 rana.