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Bari, l’addio dello Scacchi a Matteo: «Sarai sempre nei nostri cuori»

 
Luca Natile

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Luca Natile

Bari, l’addio dello Scacchi a Matteo: «Sarai  sempre nei nostri cuori»

Morto cadendo con la moto sull’asfalto rovinato. Ok all’espianto degli organi

Domenica 19 Novembre 2023, 13:32

BARI - «Non muore mai chi vive nel cuore di chi resta» e Matteo continuerà a vivere anche grazie al gesto di amore dei suoi genitori che hanno autorizzato l’espianto dei suoi organi per dare vita e speranza a chi è gravemente malato. Davanti al portone del liceo scientifico Scacchi ieri mattina una fiumana di studenti. Il brusio si spegne e all’improvviso cala un silenzio irreale rotto solo dai clacson delle auto che scavalcano ponte XX Settembre. Sguardi attoniti, occhi lucidi, smorfie di dolore, abbracci e mani che stringono mani per fermare le lacrime e contenere l’emozione.

Lo striscione appeso all'ingresso della scuola «Non muore mai chi vive nel cuore di chi resta» è dedicato a Matteo Cappelluti, 17 anni, studente al quarto anno. Giovedì mattina, poco prima delle 8, Matteo è caduto con la sua Motard Fantic 125, in corso Alcide De Gasperi e si è schiantato contro un palo della luce. L’urto è stato violentissimo. Il casco integrale che il giovane motociclista indossava regolarmente si è spaccato in due. In quel tratto di carreggiata il fondo stradale è rovinato, irregolare, deformato, con rattoppi e piccoli dislivelli. Tra le cause di incidenti può esserci la struttura della pavimentazione. È stato aperto un fascicolo. Attraverso i rilievi eseguiti dagli agenti della Polizia locale sarà possibile ricostruire l’esatta dinamica di questa terribile disgrazia e capire se Matteo ha perso il controllo della sua 125 per colpa delle condizioni in cui si trovava al momento del suo passaggio la parte superficiale della strada. Al momento non vi sono analisi tecniche già definite e certe.

Nella folla raccolta per dire addio al quel ragazzo di quarta, vi erano tutti gli studenti dell’istituto, i suoi compagni di classe, la squadra di calcio della Virtus Mola dove giocava come portiere, gli amici motociclisti. Sotto gli occhi pieni di lacrime di Giuseppe e Rosalia, i genitori di Matteo, i ragazzi dello Scacchi hanno liberato in cielo dei palloncini più leggeri dell’aria. Un volo accompagnato dal suono profondo, cupo, vibrante delle moto dei biker amici di tante uscite e da uno scroscio infinito di applausi. I genitori sperano che sulle cause della morte del loro ragazzo ora venga fatta chiarezza.

BILANCIO TRAGICO - Diventa sempre più pesante purtroppo il tributo di sangue pagato sulla strada. Con la morte del giovane Cappelluti, il numero complessivo dei baresi che hanno perso la vita dall’inizio dell’anno è salito a 53, ben 25 dei quali avevano meno di 28 anni e 9 non avevano raggiunto la maggiore età. Lo scorso anno le vittime sono state 55.
Un bilancio pesantissimo. A pagare il conto più salato, più degli anni trascorsi, sono stati i cosiddetti «utenti deboli» ovvero i motociclisti, ben 17 insieme ai pedoni, 8 e ai ciclisti, 3. Stando agli ultimi dati diffusi dal centro di monitoraggio per la sicurezza stradale di Asset e dalla Polizia locale, da gennaio a giugno l’incremento dei sinistri che si sono verificati dentro i confini della cinta urbana di Bari ha raggiunto l’11%, di poco inferiore invece l’aumento nell’area metropolitana, più 9%. Tornano a fare paura le cosiddette «stragi del sabato sera» cresciute del 20%. Un dato ulteriore: da gennaio ad ottobre i sinistri rilevati dagli agenti della Polizia locale sono stati 3000.

IL FENOMENO - L’incidentalità stradale è un fenomeno assai complesso, caratterizzato da aspetti che vanno da quelli più propriamente ociali a quelli culturali ed economici. Per effetto di queste disgrazie, la nostra società è soggetta ogni anno ad un costo che non ha confronti con qualsiasi altro fenomeno.
I sinistri stradali rappresentano un problema di assoluta priorità per la sanità pubblica per l’alto numero di morti e di invalidità permanenti e temporanee provocate. Alle enormi sofferenze e ai costi sociali e umani, si aggiungono elevati costi economici, che rendono la questione della sicurezza stradale un argomento di enorme importanza per i dipartimenti di Prevenzione e i sistemi sanitari.

Il costo economico nazionale nel 2022 si è attestato intorno ai 18 miliardi di euro (lo 0,9 % del Pil): +9,8% rispetto ai 16,4 miliardi del 2021. Oltre 1,5 miliardi di euro (374 euro pro capite) solo per la Puglia. Nel 2021 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stato stimato in oltre 1,1 miliardi di euro (284 euro pro capite) per la Puglia. La regione incide mediamente tra il 6,8 e il 7,2 % sul totale nazionale. Siamo difronte ad una emergenza che nessuno sembra riconoscere come tale: niente riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, nessun piano straordinario di controlli e vigilanza. E la strage continua.

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