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Terrazze, parco attrezzato e negozi: nasce MyCityBari a Carrassi nell’ex clinica Santa Lucia

 
Barbara Minafra

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Barbara Minafra

Terrazze, parco attrezzato e negozi: nasce MyCityBari nell'ex clinica Santa Lucia a Carrassi

Progetto da 50 milioni di euro al posto dell’ex clinica mia nata in via Fanelli

Martedì 31 Ottobre 2023, 07:54

09:09

BARI - Un nuovo quartiere «green» con parchi e appartamenti al posto del rudere dell’ex clinica Santa Lucia che per oltre una generazione ha occupato, tra abbandono e degrado, via Fanelli. Lo studio Mario Cucinella Architects ha presentato «MyCityBari», progetto di architettura rigenerativa da 50 milioni di euro promosso dalla Manelli Impresa di Monopoli, che conta di realizzarlo entro il 2026 attraverso la costituenda società Vivia Re.

Terrazze verdi, raffrescamento passivo e riuso dei materiali di demolizione a conferma di una nuova filosofia del costruire che punta a coniugare sostenibilità, qualità architettonica e senso di comunità. «Un progetto iconico – ha detto a Bari Mario Cucinella, fondatore e direttore creativo dello studio che firmerà il Padiglione Italia per l’Expo di Osaka 2025 - e un laboratorio di soluzioni architettoniche che bilanciano con estrema attenzione lo spazio costruito e la natura per favorire l’interazione sociale e il senso di comunità».

IL PROGETTO Nella Sala Murat sono stati presentati i rendering dei tre corpi di fabbrica che tra linee sinuose, terrazze digradanti e tanto verde ospiteranno 162 appartamenti. Locali comuni a servizio delle residenze, spazi commerciali affacciati su via Fanelli e autorimesse ai piani interrati. Un parco attrezzato per il gioco e lo sport, un mix di aree esterne pertinenziali e pubbliche per creare spazi sociali a contatto con la natura. La facciata seguirà le linee spezzate originarie del lotto per rispettare il contesto.

All’interno, verso la corte residenziale e cuore verde del progetto, le geometrie disegnate da terrazze e ballatoi si faranno ondeggianti per dare origine ad un ambiente accogliente, tra scorci prospettici che ambiscono a trovare un equilibrio estetico tra natura e spazio costruito. Il sistema verde della corte è stato cioè pensato come un «paesaggio architettonico» e sarà aperto a nord, verso il nuovo parco attrezzato.

ARCHITETTURA SOSTENIBILE Il complesso sarà innanzitutto compatibile con il contesto urbano in cui sorgerà: «Per me è molto importante – ha detto Cucinella - che un edificio non sembri un oggetto stravagante in mezzo al niente. Deve piuttosto saper riprendere, con un linguaggio moderno, la storia del territorio, deve essere un edificio contemporaneo in cui si può leggere il Dna del luogo».

L’architettura green si espliciterà in due concetti. Innanzitutto il riuso, con «la demolizione di un mostro di cemento che verrà in parte recuperato per costruire il nuovo» come spiega Cucinella. Poi il solar carving ovvero volumetrie decrescenti in base alla luce del sole in modo che le terrazze verdi saranno discendenti, secondo il principio dei volumi sempre più arretrati man mano che si sale verso l’alto per favorire l’accesso della luce anche ai livelli più bassi. Al contempo, l’inserimento di aggetti (sporgenze architettoniche) consentirà di schermare la radiazione diretta per produrre raffrescamento attraverso strategie energetiche passive. Il laboratorio di soluzioni architettoniche «adattive» agli scenari del cambiamento climatico punteranno poi a mitigare il fenomeno dell’isola di calore urbana. Di qui le superfici verdi integrate con le residenze, le zone in ombra tramite aggetti e i colori chiari per incrementare il comfort outdoor.

LA RIQUALIFICAZIONE Il cantiere che si avvierà nei prossimi giorni si svilupperà su un’area di 22.500 metri quadri tra via Fanelli e via Giusso, nel quadrante sud-est di Bari, tra il centro e la prima campagna. Il nuovo complesso sorgerà nell’area che per oltre due decenni ha ospitato lo scheletro in cemento armato di una quella che sarebbe dovuta diventare una clinica del gruppo Cavallari. Con la concessione edilizia datata 1987 era stata realizzata solo una parte dell’immobile prima che l’operazione Speranza nel 1995 sospendesse i lavori lasciando la struttura muraria in totale stato di abbandono. Ora, tra Poggiofranco e Mungivacca, si inserirà nel più vasto progetto di rigenerazione urbana che interesserà anche il vicino e costruendo Parco della Giustizia.

«Con questo progetto residenziale innovativo e sostenibile - ha detto Sergio Manelli, ceo di Manelli Impresa - intendiamo creare a Bari un ambiente che promuova il senso di comunità e garantisca una migliore qualità di vita per i residenti. Crediamo fermamente nel potenziale di questo progetto, che porterà ricadute positive in termini di sviluppo economico del territorio (posti di lavoro e piccole imprese) e siamo convinti che contribuirà alla sostenibilità ambientale».

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