BARI - La fenice è femmina e se avesse un nome si chiamerebbe Antonia Lubinati. «L'anno prossimo compio 60 anni – ti dice con un sorriso che spiazza e incornicia un volto che ne dimostra molti meno -. Ero una ex dipendente del Palace Hotel, ora da un anno circa sono una segretaria amministrativa per una piccola società che si occupa di servizi di architettura e ingegneria. Sto imparando a seguire le gare di appalto. Una nuova vita completamente diversa da quella precedente, anche se dalla finestra dell'ufficio attuale vedo il mio ex albergo, lì abbandonato, affondato come il Titanic».
Antonia Lubinati è il simbolo stesso della resistenza delle donne, di quelle che non si arrendono al destino e che il destino premia con una nuova opportunità. Una rete fatta da serietà, competenza e professionalità che le è sempre stata riconosciuta e conoscenze che insieme sono riuscite a concretizzarsi in un lavoro tutto nuovo ad oltre 58 anni...
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