BARI - Il gabbiotto in piazza Aldo Moro è chiuso e vuoto e più passa il tempo, più si dimostra inadeguato. A differenza di porto e aeroporto, chi sceglie il treno per visitare a Bari continua a trovarsi sprovvisto di accoglienza e informazione turistica e deve percorrere, occhio al navigatore sul telefonino, 16 minuti a piedi o 10 minuti in autobus, traffico permettendo, per raggiungere l’Infopoint di piazza del Ferrarese. Qui tra brochure e depliant si possono ricevere piani di viaggio personalizzati, suggerimenti su mostre e concerti, consigli sugli itinerari, dove fare l’aperitivo o la cena a base di pesce o piatti tipici.
Esattamente quello che vorrebbe trovare chi, appena lasciati i binari alle spalle, esce dalla rinnovata stazione centrale di Bari. Ci si aspetta un ufficio informazioni e invece, per avere le prime indicazioni su come muoversi in centro, si deve chiedere al tassista, al passante di turno che magari non parla inglese o francese, allo sportello dell’Amtab. Anche in previsione del futuro Bus Terminal annunciato per il 2024 in fondo a via Capruzzi, quel gabbiotto senza personale né assistenza al turista andrebbe ripensato.
Lo scorso anno si parlava di ingrandirlo e attrezzarlo già entro l’estate 2022 ma non molto deve essersi mosso in quella direzione se oggi continua ad essere chiuso.
Il Comune spiega che lo stop dipende sostanzialmente dall’assenza di un bagno che lo rende impraticabile per il personale. Quando fu messo a bando, nell’interim di un futuro adeguamento strutturale, venne pensato come punto informativo digitale dotato di monitor, mappe e informazioni esposte. Ma di fatto è rimasto senza vita né anima.
«Potremmo condividere l’idea di potenzialo - valuta l’assessore alle Politiche culturali e turistiche Ines Pierucci - con i tecnici dei Lavori Pubblici che dovrebbero prevederne l’allargamento, organizzandolo un po’ come avviene nei chioschi dei parchi. In questo modo anche l’igienizzazione dei servizi verrebbe assicurata giornalmente da chi ha in appalto la gestione della struttura, come avviene in piazza del Ferrarese».
Il punto è tenere il passo con esigenze che cambiano e necessità che crescono: «Siamo di fronte a flussi che abbiamo visto aumentare poco alla volta e ora - dice Pierucci - dobbiamo adeguarci. Nessuno dopo la pandemia avrebbe immaginato che il turismo sarebbe non solo ripreso, ma così aumentato».
Tuttavia, tra il dire e il fare, la strada è lunga. Se si considerano i soli tempi tecnici, dopo i lavori da fare servirà un nuovo bando, non solo per gestirlo ma anche per assumere personale dedicato.
Per ora vige quanto previsto nel bando vinto dal raggruppamento temporaneo di imprese tra le srl Ecotour e Developing.it, aggiudicatarie dell’accordo quadro del Comune per gestire i servizi di accoglienza, informazione e promozione turistica con l’Infopoint in centro.
«Al fine di garantire il migliore servizio informativo possibile - si leggeva a proposito del front office in piazza Moro, in una nota del 5 maggio 2022 che rimandava i turisti al contact center telefonico e ai canali social - in una prima fase di start-up e rilancio del punto informativo saranno realizzati dei lavori di manutenzione e allestimento dello spazio, con la possibilità di installare pannelli informativi in forex sulle vetrate (applicati dall’interno). In una seconda fase si intende dotare il punto informativo di un monitor posizionato all’interno che proietti immagini e video di promozione turistica della città. Codici Qr code rimanderanno alle informazioni base e al punto d’accoglienza turistica principale in piazza del Ferrarese».