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Pnrr, Comune Bari: «Su realizzazione Parco Rinascita nessun ritardo». Il botta e risposta con i senatori di Fdi

 
Redazione online

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Bari, Parco della rinascita e Pnrr: «Non toccate quei finanziamenti»

La replica di Palazzo di città alle accuse di Zullo e Melchiorre sul parco dell'ex Fibronit

Venerdì 18 Agosto 2023, 17:29

18:22

BARI -  Sul rischio di mancato finanziamento del Parco della Rinascita a Bari da realizzarsi con 16 milioni di fondi Pnrr sul sito dell’ex Fibronit, gli uffici tecnici comunali precisano che «il Comune di Bari è assolutamente in linea con la tempistica prevista dalle procedure a valere sui fondi Pnrr». Così in una nota diffusa dal Comune di Bari dopo le dichiarazioni dei senatori di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo e Filippo Melchiorre. Secondo quanto riferito dai due parlamentari l'opera non è a rischio definanziamento ma non potrà ricevere fondi Pnrr perché in ritardo nel cronoprogramma di «due mesi».

«La gara per l’affidamento dei lavori - replicano dal Comune - è stata aggiudicata lo scorso mese di luglio, ovvero entro i limiti temporali richiesti dal programma dei finanziamenti. In questo modo l’amministrazione comunale ha anche evitato di ricorrere alla proroga fissata a settembre dal Governo per tutti i Comuni. Il 4 settembre, inoltre, proprio al fine di ridurre ulteriormente i tempi, secondo quanto previsto dal Governo in merito ai progetti finanziati dal Pnrr, l’amministrazione consegnerà in via d’urgenza le attività di progettazione ed esecuzione degli interventi».

«Entro settembre - fanno sapere ancora dal Comune - come da autorizzazione ministeriale, l’amministrazione comunale completerà il contratto relativo alle verifiche tecnico-amministrative finalizzate alla sottoscrizione del contratto per l’esecuzione dei lavori». «Infine, il 18 dicembre 2023, ossia entro 105 giorni dalla data di consegna dell’appalto integrato, sempre in base a quanto previsto dal Governo - conclude la nota - sulle progettazioni finanziate dal Pnrr, sarà consegnato il progetto esecutivo». 

IL BOTTA E RISPOSTA CON I SENATORI DI FDI

«Il Comune di Bari con la nota diffusa oggi certifica che ha aggiudicato la progettazione definitiva ed esecutiva e la realizzazione dei lavori» del Parco della Rinascita «con un mese di ritardo rispetto all’atto d’obbligo sottoscritto nel 2022». Così i senatori di Fdi, Ignazio Zullo e Filippo Melchiorre, replicano alla nota del Comune di Bari sul rischio definanziamento dell’opera Pnrr.

«Non solo - aggiungono - il Comune conferma che ha impiegato un anno e mezzo per sviluppare il progetto di fattibilità tecnico-economico a fronte di un progetto preliminare già pronto dal 2019. Inoltre, la nota del Comune di Bari conferma le nostre preoccupazioni in ordine alla realizzazione degli interventi che a oggi si prevede di completare entro marzo 2026». «Il Comune - sostengono i due senatori di Fdi- non ha risposto sui tempi molto ristretti per presentare le offerte: 15 giorni per un intervento complesso di oltre 16 milioni di euro, che ha visto la partecipazione di due solo raggruppamenti».

«Davanti a questo quadro - concludono - e al fatto che questo intervento rientra con quelli in essere ammessi a finanziamento prima del Pnrr, il governo per salvaguardare l’intervento, ha responsabilmente deciso di spostare la fonte di finanziamento per evitare che l’intervento fosse dichiarato inammissibile come già accaduto per gli stadi di Firenze e Venezia».

IL COMMENTO DI PAGANO (PD)

«La gara per la realizzazione del parco Fibronit di Bari è stata aggiudicata entro il mese di luglio, cosi come richiesto dal programma di Rigenerazione urbana, senza nemmeno utilizzare la proroga già concessa ai comuni per gli interventi finanziati dalla misura ministeriale». Lo dichiara il deputato Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera, in merito alle polemiche sul rischio di definanziamento dell’opera Pnrr.

«L'integrazione dell’accordo di programma - sostiene - tra ministero dell’Ambiente, Regione Puglia e Comune per utilizzare il sito inquinato di interesse nazionale oggetto di bonifica è stato sottoscritto dal ministero il 10 maggio 2023». Pagano replicando alle dichiarazioni dei senatori di Fdi, Ignazio Zullo e Filippo Melchiorre sostiene che «straparlano di cose che non hanno mai avuto nemmeno il buongusto di approfondire attraverso lo studio faticoso della documentazione». «Ad oggi - prosegue l'esponente del Pd - il Comune di Bari risulta in linea con le tempistiche delle procedure a valere sui fondi del Pnrr. Le preoccupazioni da più parti sollevate circa la possibilità di definanziamento del progetto del Parco della Rinascita non sono certo da addebitare al lavoro del Comune di Bari, ma alle scelte del governo».

LE PAROLE DI LACARRA (PD)

«È comprensibile l’imbarazzo dei colleghi della maggioranza nel dover spiegare ai cittadini le ragioni per cui migliaia di progetti, tra cui quello dell’ex Fibronit, sono stati improvvisamente cancellati dal Pnrr. Siccome, però, di ragioni concrete non ce ne sono, queste spiegazioni diventano tentativi molto maldestri di nascondere la verità e scaricare la responsabilità su altri». Così Marco Lacarra, deputato barese del Partito Democratico, replica ai senatori di Fdi, Ignazio Zullo e Filippo Melchiorre. «Su questo progetto - dice Lacarra - il Comune di Bari ha rispettato per filo e per segno le scadenze previste dal Piano, persino rinunciando alla proroga concessa ai comuni per questa misura».
«La realtà dei fatti, allora, è completamente diversa: al netto dell’avvincente arrampicata sugli specchi di Zullo e Melchiorre, il Governo - afferma - si porta la responsabilità di aver spazzato via un progetto di rinascita e riqualificazione di un’area che a Bari resterà purtroppo nota per i danni che ha procurato. Se lì immaginavamo un parco simbolo di riscatto, oggi dobbiamo arrenderci a vederne l’ennesimo fallimento del Governo Meloni e di una classe dirigente impreparata e irresponsabile».

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