BARI - Quando Stefano Moschetti, 19 anni, nella notte tra l’11 e il 12 novembre del 2016 morì in un incidente stradale sulla provinciale 1 che collega Modugno a Binetto e poi a Toritto, insieme ad Andrea Albanese, 18 anni e Vincenzo Miraglia, 20, Gianluca, suo fratello aveva appena 10 anni. Stefano, Andrea e Vincenzo stavano tornando a casa con la Fiat Idea del papà di Andrea dopo aver partecipato ad una festa di compleanno a Modugno. L’asfalto sulla circonvallazione di Bitetto quella notte era bagnato e sporco di fango, un pantano sul quale, quaranta minuti dopo la mezzanotte l’Idea guidata da Andrea perse aderenza, sbandò e finì in un terreno, schiantandosi contro un albero di ulivo. La vita di Stefano e dei suoi due amici, finì in quel momento.
Per alcuni il destino non esiste e l’intera nostra esistenza dipende solo da noi stessi, per altri invece non c’è modo di liberarsene, soprattutto quando gli avvenimenti negativi, sembrano prendere il sopravvento su tutto il resto.
Ieri notte, esattamente come sette anni fa, il destino crudele era in agguato su quella stessa strada, nel tratto compreso tra Binetto e Bitetto, alla stessa ora. Con le medesime modalità, si è preso un’altra vita, proprio quella di Gianluca Moschetti, il fratello di Stefano.
Anche lui era in macchina, una Ford Fiesta, insieme ad altri quattro amici, due coetanei, un diciottenne e un quarto, il più grande, che da poco aveva compiuto 21 anni e che era alla guida. Per ragioni in corso di accertamento la Fiesta è uscita fuori strada, ha urtato con grande violenza contro un albero di ulivo e ha finito la sua corsa dopo essersi ribaltata più volte. Gianluca era seduto accanto al conducente, la forza dell’impatto lo ha sbalzato dalla seduta, scaraventandolo fuori dall’abitacolo. Per lui, purtroppo non c’è stato nulla da fare è morto sul colpo. Il guidatore e gli altri passeggeri se la sono cavata con un grande spavento e ferite superficiali. Dopo pochi minuti sul posto sono arrivati i soccorritori del 118 ed i carabinieri. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso del povero Gianluca. Gli altri ragazzi sono stati trasportati in ospedale perché bisognosi di cure e accertamenti medici.
Il conducente, anche lui di Bitetto, è stato sottoposto ai prelievi necessari per constatarne l’eventuale stato di ebrezza o di alterazione da sostanze stupefacenti o psicotrope. Il test è risultato positivo e per questa ragione i carabinieri della Compagnia di Modugno lo hanno dichiarato in arresto contestandogli il reato di omicidio stradale. La sua automobile è stata sottoposta a sequestro e affidata in custodia giudiziaria. La piccola comitiva stava tornando a casa dopo aver trascorso la serata nella vicina Binetto. Prima di Gianluca e prima di Stefano Moschetti un loro cugino aveva perso la vita sempre in un incidente stradale. Un dramma come pochi per le loro famiglie.
«Davvero si tratta di una tragedia dal dolore inimmaginabile», ha dichiarato Fiorenza Pascazio, sindaco di Bitetto, esprimendo «vicinanza alle famiglie delle persone coinvolte e soprattutto a quella della giovane vittima».
