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A Bari i senzatetto trovano rifugio pure nei self service automatici

 
Luca Natile

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Luca Natile

A Bari i senzatetto trovano rifugio pure nei self service automatici

Aperti notte e giorno diventano ostello per i disperati. Un fenomeno in aumento

Giovedì 20 Aprile 2023, 13:38

BARI - Ostello per i disperati, unico rifugio nelle notti di pioggia per i senzatetto, luogo di spaccio per i piccoli venditori di droga e infine bancomat per la piccola criminalità di strada. Gli H24 nel cuore delle notti baresi si trasformano in luoghi di emarginazione e illegalità a spese dei gestori, di coloro che hanno investito, in questi distributori automatici di bevande, biscotti, caramelle e preservativi, ingenti capitali.

Le segnalazioni giungono copiose quasi ogni giorno dai comitati di quartiere e dai privati cittadini. Il Comitato salvaguardia zona umbertina ha postato le immagini di questa disperazione di un Self24 nel cuore della città. Un migrante, a piedi nudi, accovacciato che cerca riparo e protezione dal freddo e dalla pioggia. «Si aggira per il quartiere senza meta. È scalzo, rifiuta ogni forma di aiuto».

Scene di ordinaria disperazione e smarrimento. Gli H24, nuova frontiera del self -service elettronico vivono da anni in una situazione di emergenza che si è aggravata durante il lockdown quando i reati predatori hanno subito una flessione e questi distributori sono diventati degli obiettivi ancora più esposti.

La situazione a Bari sta peggiorando man mano che aumenta il numero dei punti di ristoro che nella sola città di Bari sono più di 40. Sono nel mirino di piccoli criminali, si tratta per lo più di cani sciolti, spesso con problemi di disagio sociale e dipendenza dalla droga, che hanno scambiato i negozi automatici casse continue, dei bancomat da svuotare.

I proprietari non perdono solo l’incasso ma sono costretti a sostenere spese ingenti per riparate i danni. Per rimettere a nuovo una gettoniera con lo sportellino delle banconote, collegata direttamente ai sistemi di controllo computerizzati dell’Agenzia delle entrate, ad esempio, si sborsano somme che oscillano da un minimo di 500 fino a un massimo 1000 e più euro.

L’intero settore è sotto attacco a Bari come in provincia. Se a Bari sono attivi 40 negozi a Modugno ad esempio ce ne sono 6, nel comune di Palo 4, a Bitetto e Putignano 3. Un allestimento con 8 distributori, ad esempio può arrivare a costare fino a 100mila euro. Ci sono in giro a Bari più di 1.600 macchine erogatrici. Questa recrudescenza sta minacciando il lavoro e la sopravvivenza di intere famiglie.

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