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Tre «cervelli» pugliesi sul podio dei ricercatori più citati

 
Barbara Minafra

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Barbara Minafra

Tre «cervelli» pugliesi sul podio dei ricercatori più citati

prof.ssa De Angelis

De Angelis e Logroscino per l’Ateneo «Aldo Moro» e Messeni Petruzzelli per il Politecnico di Bari

Venerdì 17 Marzo 2023, 13:29

21 Marzo 2023, 13:33

Maria De Angelis e Giancarlo Logroscino per l’Università Aldo Moro. Antonio Messeni Petruzzelli per il Politecnico di Bari. Sono i tre «Ricercatori altamente citati nel campo del Cross-Field» nella classifica annuale di Clarivate, una delle società internazionali più accreditate nell’analisi di dati relativi alla ricerca scientifica e accademica.

Dal 2001, il ranking “Highly Cited Researchers” identifica gli scienziati che hanno prodotto le pubblicazioni più citate esercitando così un’influenza significativa nella ricerca internazionale. L’ultimo rapporto ha selezionato 6.938 ricercatori in tutto il mondo con riferimento a 21 aree di ricerca, di questi 104 sono italiani. I docenti baresi sono inseriti nel “cross-field” che conta 3.244 scienziati trasversali ovvero ricercatori con competenze (e influenze) interdisciplinari.

La professoressa De Angelis, che dirige il Dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (Disppa), si occupa di Microbiologia, Scienza e tecnologia alimentare, Agricoltura, Biotecnologia e microbiologia applicata, Nutrizione e dietetica. Ha 68 come H-Index (che è il criterio usato per quantificare la prolificità e l’impatto scientifico di un autore, basandosi sia sul numero delle pubblicazioni, sia sul numero di citazioni ricevute) e, come risulta dal database dell’inglese Clarivate, è citata 14.100 volte e c’è il suo nome in 9.044 articoli.

Tra quelli più recenti con maggiore influenza su lavori altrui, ci sono “Regolazione del metabolismo del colesterolo da parte di componenti bioattivi delle proteine della soia”, uno studio sugli acidi biliari e “l’interazione dinamica tra geni, ambiente e microbioma intestinale” e “FoodOmics come nuova frontiera per rivelare la comunità microbica e i processi metabolici che avvengono nella fermentazione delle olive da tavola”.

Il prof. Logroscino, che ha già ottenuto tre analoghi riconoscimenti consecutivi dal 2018 al 2020 e ha un H-Index pari a 78, si occupa di Neuroscienze e neurologia, Salute pubblica, ambientale e occupazionale, Medicina generale e interna, Psichiatria, geriatria e gerontologia operando tra l’Università di Bari e l’Ospedale Panico di Tricase. Nel suo profilo si contano 39.724 volte in cui è stato citato e 30.789 articoli in cui compare uno studio a suo nome. “Fattori clinici e demografici ed esito della sclerosi laterale amiotrofica in relazione all’origine ancestrale della popolazione” è fra i suoi articoli più recenti che risulta particolarmente citato.

Il prof. Messeni Petruzzelli che al Politecnico insegna Gestione dell’innovazione nel Dipartimento di Ingegneria economico-Gestionale ha numerosi lavori citati in vari campi dal marketing al management alle scienze sociali come si vede da alcuni dei suoi lavori più citati che vanno dall’impatto delle collaborazioni università-imprese, all’industria 4.0 con una ricerca sulla “mappatura delle tecnologie digitali per l’integrazione tra supply chain management e marketing”, a uno studio sui brevetti per “comprendere le tendenze di sviluppo delle tecnologie energetiche a basso contenuto di carbonio”.

Mediamente i ricercatori altamente citati sono 1 su 1.000 nella popolazione mondiale di scienziati e scienziati sociali. Gli articoli altamente citati si posizionano nel top 1% delle citazioni per uno o più campi e per l’anno di pubblicazione nel Web of Science. Dei 6938 inseriti nel ranking 466, ovvero la fetta più corposa, sono medici clinici. Seguono biologi e biochimici (303), chimici (270), biologi molecolari e genetisti (206), scienziati che si occupano di ambiente ed ecologia (202), neuroscienze (225), scienze dei materiali (222) e immunologi (214).

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