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Sammichele di Bari incoronato tra i borghi più belli d’Italia

Sammichele di Bari incoronato tra i borghi più belli d’Italia

 
Valentino Sgaramella

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Valentino Sgaramella

Sammichele di Bari incoronato tra i borghi più belli d’Italia

Il centro in provincia di Bari ammesso tra le nuove località più belle del Paese

Martedì 17 Gennaio 2023, 18:07

BARI - Qualcuno giura di aver visto strane luci nottetempo danzare nei corridoi e nelle antiche sale del palazzo Caracciolo nel cuore del borgo antico di Sammichele di Bari. Qualche anziano ne è sicuro: è l’anima del conte Miguel Vaaz che danza soddisfatto. Ottiene il crisma dell’ufficialità il suo piccolo paese. Sono infatti 14 i nuovi borghi ammessi dal consiglio direttivo dell’associazione «I Borghi più belli d’Italia» nel corso dell’ultimo trimestre 2022, su proposta del Comitato Scientifico. Tra i 348 comuni certificati come «Borghi più belli d’Italia» rientra Sammichele di Bari.

Un risultato prestigioso che apprezzerebbe anche lo stesso Vaaz, un hombre de negocios, un ricco mercante ebreo portoghese divenuto poi ciò che oggi chiameremmo uomo d’alta finanza. Rifornisce di grano nientemeno che Napoli salvandola dalla carestia dopo un’epidemia di peste nel 1607. Questa impresa gli vale il titolo di conte di Mola nel 1613. Due anni dopo darà vita alle prime 100 case del suo Casale di San Michele. Un risultato che proietta il comune di terra di Bari tra i gioielli pugliesi che meritano una visita da turisti sempre più esigenti che cercano oasi di tranquillità e autenticità.
Proprio in questi giorni, la cittadina ha presentato nella presidenza della Regione il suo caratteristico carnevale, fatto di «festini» le cui regole risalgono a secoli orsono. Sono eredità diretta di una cultura contadina e patriarcale che stemperava in rari momenti ludici le asprezze di una natura austera e matrigna. Sammichele è conosciuta anche per essere patria della «zampina», quella che lo scrittore Luigi Veronelli definì «cibo omerico». La cultura di un luogo serve a tutelare il senso di una comunità, a disvelare ciò che è nascosto nell’intera penisola. L’Italia è fatta di tanti Comuni, ciascuno con una sua storia ed una precisa identità. Scrigni nei quali sono racchiuse tante preziosità. Anche altri Comuni pugliesi hanno già ottenuto l’ambìto riconoscimento. Tra questi come non ricordare Alberobello, la città dei trulli con una storia tutta particolare legata a secoli di dominio feudale e desiderio di riscatto verificatosi nel 1797, anno in cui il re Ferdinando IV di Borbone concede l’autonomia municipale. Case a cono realizzate pietra su pietra con tecniche uniche come embrici di un tetto per poterle demolire e ricostruire rapidamente a seconda dei capricci del feudatario. C’è Locorotondo, il locus rotundus, che nelle sere d’estate spicca dalla valle d’Itria come un presepe incantato. E c’è la meravigliosa Otranto, una perla di storia con la cattedrale di Santa Maria Annunziata che conserva ancora i resti dell’eccidio degli 800 martiri cristiani trucidati dai Turchi nel 1480. E ancora, alla pari dei primi, Roseto Valfortore, Presicce-Acquarica e Vico del Gargano.

La Puglia si offre a chi la visita come accogliente e autentica, ancora non inquinata nei suoi rapporti umani. Non è facile rientrare in questa speciale classifica, ora bisogna salvaguardare e sviluppare queste comunità, proteggendole.

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