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Bari, i 5 Municipi adottano la Dad (come già i consiglieri comunali)

 
Francesco Petruzzelli

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Francesco Petruzzelli

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Modificato con «voto bulgaro» il regolamento sul decentramento amministrativo

Venerdì 19 Agosto 2022, 16:38

BARI - Il rischio, già da settembre, è di ritrovarsi con sedi istituzionali quasi vuote. Il motivo? Nessun obbligo di presenza. Chi vuole potrà restare lontano dalle stanze della politica collegandosi liberamente dal proprio pc o smartphone e continuare così l’attività amministrativa. Anche se da remoto. Un’attività fatta di riunioni giornaliere e di gettoni da incamerare, pur in assenza di particolari funzioni e compiti. E in barba al principio della vicinanza ai territori, ai quartieri e alle loro comunità.

I consiglieri municipali di Bari seguono le orme dei fratelli più grandi (i consiglieri comunali) adottando la «Dad», acronimo non di «didattica» ma di «democrazia a distanza».

I cinque Municipi – organi periferici nati nel 2014 per mandare in soffitta le ex nove Circoscrizioni – hanno dato parere favorevole e con percentuali quasi bulgare alla modifica del regolamento sul decentramento amministrativo. Un nuovo articolo, il 37 bis, che introduce pari pari le stesse regole già in vigore da circa un mese al Comune: le commissioni consiliari, le conferenze dei capigruppo e le conferenze dei presidenti di commissione potranno svolgersi in modalità mista. Cioè o in presenza o in remoto, senza dover dare particolari spiegazioni o giustificazioni. La scelta sarà a discrezione di ciascun consigliere. Il quale potrà quindi collegarsi da qualunque luogo, tanto dall’auto, dal parco quanto dal supermercato, dalla postazione di lavoro o semplicemente dal divano di casa e collezionare presenze e gettoni.

In sostanza, il sistema partorito durante l’emergenza Covid - di trasferirsi on line - a Bari, virus o non virus, è diventata una regola fissa. Ma ora che lo stato di emergenza è terminato a marzo scorso, perché questa necessità di stare distanti dai banchi istituzionali?

«Per tutelare la salute dei dipendenti, dei consiglieri e dei cittadini» è il passaggio chiave della delibera madre, che a giorni – forse già il prossimo 29 agosto – passerà dal via libera definitivo del Consiglio comunale.

«I 5 Municipi di Bari – si legge nel provvedimento - hanno motivato tale richiesta, evidenziando che nonostante il termine del periodo emergenziale Covid, vi è l’esigenza di preservare e tutelare la salute dei soggetti più deboli (dipendenti, consiglieri e cittadini utenti) e che pertanto occorre ridurre le presenze fisiche nei locali delle sedi municipali». Ma non solo. Secondo i consiglieri municipali è un’occasione per consolidare «l’innovazione e i criteri di trasparenza e tracciabilità».

Peccato però che nei Municipi (così come al Comune) non siano state previste le dirette streaming delle commissioni. In una sorta di contraddizione di fondo: da un lato si decide di svolgere l’attività istituzionale da remoto per tutelare la salute di chi frequenta le sedi municipali (in realtà mai affollate, specie nelle stanze de consiglieri), dall’altro però non si dà un’alternativa telematica ai cittadini che vogliono partecipare o assistere all’attività amministrativa. Per farlo dovranno continuare a recarsi in sede e guardare un monitor, davanti al quale troveranno un solitario dipendente comunale. Lui in presenza a compilare il verbale, i consiglieri municipali sullo schermo con i loro faccioni.

E la modalità mista produrrà un aumento dei costi. Sarà più facile per ciascun eletto al Municipio centrare l’obiettivo minimo delle 30 presenze mensili – ciascuna dell’importo di 36,49 euro – che gli consentono di raggiungere il compenso massimo di mille e 119 euro. Senza più alcun affanno su orari, spostamenti e parcheggi. Il gettone sarà a portata di click.

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