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Bari, 17enne molestata in pieno centro: bulli e baby gang spaventano la città

 
Luca Natile

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Luca Natile

Bari, 17enne molestata in pieno centro: bulli e baby gang spaventano la città

Anche due fidanzatini e un turista rapinati: torna l'allarme sicurezza

Lunedì 27 Giugno 2022, 10:21

BARI - La mala estate. Quando la banalità del rito della movida notturna diventa violenza gratuita. Una ragazza di 17 anni abusata da un branco di adolescenti tra i 12 ed i 14 anni, che l’ha messa in mezzo mentre tornava a casa nella centralissima via Sparano. La baby gang ha consumato un rituale già sperimentato qualche notte prima, nell’aggressione ad un’altra ragazza. Le mani sotto il vestito, le frasi sconce, i grugniti, il rumore dei monopattini sull’asfalto. In soccorso della vittima alcuni passanti che hanno allertato una pattuglia della Squadra Volante, mentre il branco si è dileguato.

Una brutta avventura simile a quella vissuta due settimane or sono da una coppia di fidanzatini, fermati per strada mentre stavano tornando a casa, «ripuliti» di portafogli e cellulari e costretti a prelevare con la carta di credito. Avevo partecipato al rito della movida sul lungomare e quando hanno deciso di rincasare sono diventati ostaggio, fortunatamente per poco, della «paranza» dei ragazzi di mala.

Infine ieri mattina, un turista è stato aggredito e rapinato del portafogli in Piazza Moro, dove a sere alterne c’è sempre qualcuno che si prende a cazzotti.

L’incubo di questa estate, a vedere da vicino i singoli episodi, sono in gran parte minorenni. Facce da bravi ragazzi, nessun precedente ma a cercare negli archivi della Polizia salta fuori qualche segnalazione al Tribunale per i minori.

Coltivano il mito degli eroi negativi di Gomorra e i social media sono la loro bibbia. Vivono in branco, per darsi coraggio. Puntano le comitive dei «ragazzi bene», quelli con il portafogli pieno. Sempre in agguato, selezionano le vittime per coglierle alla sprovvista, meglio quando sono da sole o in coppia (un ragazzo e una ragazza). Li mettono in mezzo, ringhiano e si fanno dare il cellulare, il bracciale, l’orologio, la felpa se l’outfit è di quelli costosi.

Storie inghiottite dalla voragine del cosiddetto «numero oscuro», ossia dei reati consumati ma non segnalati né rilevati ufficialmente. La devianza dei ragazzi è un processo che a Bari affonda le proprie radici in un meccanismo economico e sociale. La subcultura mafiosa mette in comunicazione giovani e adulti attraverso il ciclo della ricettazione, il racket dei furti di auto e moto, la catena degli scippi, la filiera dei furti e delle rapine e il ciclo della droga.

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