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Altamura, dinosauri che passione: i tour «raddoppiano»

 
Onofrio Bruno

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Onofrio Bruno

Altamura, dinosauri che passione: i tour «raddoppiano»

Per tutta l’estate nella cava piena di orme 6 visite a settimana

Martedì 13 Luglio 2021, 19:04

BARI - Sono ripartite le visite guidate gratuite alla cava dei dinosauri. Proseguiranno per tutta l’estate, per tre giorni la settimana (dal venerdì alla domenica), sempre su prenotazione. Altamura sta mettendo in mostra il suo gioiello paleontologico. È ancora una fase di transizione fino a strutturare un’offerta turistica, ma è la prima tappa.
Finora positivi i riscontri dei visitatori che arrivano molto incuriositi. Molti di loro scelgono anche altri luoghi della cultura per trascorre il pomeriggio o l’intera giornata.

Per ciascuno dei tre giorni previsti sono due i turni di visita (ore 18 e 19), fino a esaurimento dei posti disponibili. La Rete museale dell’Uomo di Altamura, che gestisce i siti culturali e turistici comunali, invita gli interessati a prenotarsi esclusivamente all’indirizzo email dinosauridialtamura@gmail.com indicando nominativo, giorno e fascia oraria prescelta, numero di partecipanti e recapito telefonico.

Aumenta la possibilità di ricevere visitatori, con l’incremento dei giorni dedicati che passano da due a tre.
Sulla paleosuperficie si stima la presenza di circa 20.000 orme, risalenti a oltre 80 milioni di anni fa, nel Cretaceo, quando gli attuali calcari erano una laguna, quindi superfici acquitrinose e fangose che venivano calpestate durante gli spostamenti di dinosauri che si cibavano di ingenti masse vegetali. Le impronte sono state impresse da dinosauri erbivori «Tireofori», vale a dire dinosauri corazzati, di due morfotipi denominati «hadrosauridae» e «nodosauridae».

La paleosuperficie è vincolata dallo Stato. Nel 2019 e nel 2020 il sito è stato oggetto di interventi di messa in sicurezza delle pareti della cava, di realizzazione di una passerella per la fruizione dei visitatori e di studi sperimentali di conservazione delle orme dagli agenti atmosferici. Effettuata pure una campagna di studio e documentazione in cui alcune piste (camminamenti mano-piede) sono stati messe in evidenza, con particolari sostanze, per essere meglio visibili agli occhi dei visitatori. E questi dall’alto della passerella possono percepire - seppur in piccola scala - il movimento che in quel tempo remoto fecero i dinosauri nel lasciare le impronte nel fango che si ritirò in parte sotto i loro arti. Poi l’azione delle alghe cristallizzò la dinamica del movimento, lasciando intatti i particolari come le pieghe della pelle o la risalita del fango.

La cava è di proprietà del Comune. Con finanziamenti della Città metropolitana, l’ente locale sta portando avanti un progetto di 2,9 milioni di euro con cui renderà stabile l’accoglienza turistica. Sarà utilizzato come infopoint un immobile già esistente nella cava, prima della discesa che porta alla paleosuperficie.
Gli interventi prevedono, inoltre, la sistemazione della recinzione e il miglioramento della strada di accesso dalla provinciale 235 Altamura-Santeramo.

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