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Bari, nuove armi per sconfiggere il cancro

 
Redazione online

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Bari, nuove armi per sconfiggere il cancro

Dall’analisi di sangue e saliva la diagnosi precoce dei tumori del collo e della testa

Giovedì 03 Settembre 2020, 15:46

BARI - Saliva e sangue per diagnosticare in anticipo i tumori della testa e del collo, grazie anche ad una «super banca dati» di campioni biologici di qualità. È lo studio che, nei prossimi 10 mesi, terrà impegnati alcuni ricercatori dell'Istituto tumori «Giovanni Paolo II» di Bari.

La ricerca dispone di 230mila euro, tranche di un finanziamento da 2 milioni di euro che il ministero della Salute ha assegnato a otto progetti presentati dall'Alleanza contro il cancro, il network di 27 istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di cui l'Istituto barese fa parte.

I ricercatori dell'oncologico di Bari lavoreranno ad uno screening molecolare, non invasivo, che potrà garantire una diagnosi precoce della malattia e, dunque, cure più efficaci. I campioni di saliva e sangue raccolti saranno poi conservati, tramite procedure innovative, nella biobanca dell'Istituto, che già oggi custodisce 180mila campioni crio-conservati in una struttura di 300 metri quadri.
Si calcola che ogni anno vengano scoperti, in tutto il mondo, 830mila nuovi casi di tumori testa-collo, che colpiscono il labbro, il cavo orale, la laringe, l'orofaringe e l'ipofaringe.

Questi tumori sono più frequenti se il paziente è fumatore e consumatore di alcol. Un altro importante fattore di rischio è anche il Papilloma virus, già conosciuto come responsabile dei tumori alla cervice uterina.

Tutti i tipi di tumori si possono curare meglio se si scoprono presto. Di qui la necessità di individuare biomarcatori, presenti nella saliva e nel sangue, in grado di «predire» la malattia, senza tecniche invasive o dolorose per il paziente.
I ricercatori baresi coordineranno il lavoro dei colleghi di altri Istituti aderenti all'Alleanza contro il Cancro. Sono coinvolti in questa ricerca l'Istituto nazionale tumori fondazione Giovanni Pascale di Napoli, l'Istituto europeo di oncologia di Milano, l'Istituto Regina Elena di Roma, l'Ospedale policlinico san Martino di Genova, con la partnership internazionale dell'International Agency for Research on Cancer di Lione.

E proprio sulla scia del centro di Lione, a Bari sarà realizzata la prima piattaforma cooperativa e condivisa nella quale saranno raccolti campioni biologici - sangue, saliva, tessuti - di alta qualità.
La raccolta di così tanti campioni biologici permetterà di osservare più da vicino le alterazioni genetiche che favoriscono l’insorgere della malattia e la sua evoluzione. L’attività di ricerca coinvolgerà il dipartimento di otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-maxillo facciale dell’Istituto tumori di Bari, diretto dalla dottoressa Alessandra Di Lauro che, negli ultimi anni, ha ampliato gli interventi di cura grazie anche alla collaborazione con il professor Franco Ionna, specializzato in chirurgia demolitiva e ricostruttiva dei tumori testa-collo.

Angelo Paradiso, direttore scientifico del «Giovanni paolo II», sottolinea: «Grazie anche a questo finanziamento, che ci permetterà pure di sostenere, tramite borse di studio, giovani ricercatori, l'Istituto tumori di Bari farà la sua parte, puntando a migliorare, qualificare e innovare la sua biobanca, la vera miniera d'oro per la ricerca ma anche e soprattutto per la cura dei tumori».
«Oggi - commenta Antonio Delvino, direttore generale dell'Istituto - è sempre più importante fare parte di network qualificati e di eccellenza perché la scelta dei trattamenti è sempre più basata sull'analisi dei dati di tutti i pazienti. Quanto mai necessaria, dunque, la collaborazione del nostro Istituto con il network dell'Alleanza contro il cancro, che aggrega eccellenze distribuite su tutto il territorio nazionale».

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