BARI - Il San Nicola-Topolino nelle mani del sindaco Antonio Decaro, che del resto è parte integrante dell’opera. Parliamo della pala di legno dipinta dal tatuatore italoamericano di origini baresi Michael Mazzone, che l’ha realizzata nei giorni più duri del «lockdown». Ieri pomeriggio a Palazzo di città l’artista, vera star internazionale del «tattoo», con studi in California e a Torre a Mare, l’ha donata al Comune, come desiderava, consegnandola al sindaco avvolta in una carta «speciale», quella delle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno, simbolo laico della baresità. San Nicola ne è invece il simbolo sacro, anche se per l’occasione Mazzone ha raffigurato il patrono, con le sue celebri «tre palle», nelle fattezze di un sorridente Topolino, inchiodato al suolo del lungomare, a testimoniare che neppure il virus può scalfire la fede dei baresi nel vescovo di Myra.
In basso, poi, compare il primo cittadino, che ammira un po’ sorpreso l’immagine della trasfigurazione del santo in topo.
Nei giorni bui della quarantena, che lo ha sorpreso mentre era a Bari, Mazzone ha partecipato a un contest di tatuatori sul tema dell’epidemia. Una sua opera è stata aggiudicata per 4.100 dollari, che l’artista ha interamente devoluto alla Regione Puglia per il contrasto dell’emergenza. «È bello sapere che con la propria arte - aveva commentato - si può fare del bene alla comunità che ti ospita. Anche se sono cittadino americano, la Puglia è la mia seconda casa ed è sempre nel mio cuore».
L’artista ha spiegato il senso dell’opera a Decaro. «Ho voluto catturare un momento storico - ha spiegato Michael - che mi auguro non ritorni mai più. In ogni opera ho voluto rendere sia la speranza che il dolore del popolo italiano, che si è piegato ma non si è mai spezzato. Nei miei quadri Topolino, che è personaggio caro ai bambini, compreso mio figlio, ha sempre il sorriso nonostante porti sul suo corpo i segni indelebili lasciati dal virus».
I dipinti dell’era della quarantena, che Mazzone non vuole mettere in vendita, potrebbero prima o poi trovare spazio in una mostra allestita in collaborazione con il Comune di Bari.