lavoro e crisi

Animatori turistici: «Noi dimenticati da tutti». Proposta del dj Roselli di Molfetta: formiamo i «sanificatori emotivi»

Matteo Diamante

Per ridare lavoro a tanti giovani, l’obiettivo è formarli in modo che sappiano gestire l’intrattenimento in piena sicurezza

MOLFETTA - Uno dei settori fortemente penalizzati dall’emergenza sanitaria è quello dell’intrattenimento, legato sia al mondo dello spettacolo che al mondo dei matrimoni, delle cerimonie e del divertimento.

È questo uno dei settori tra i primi a chiudere battenti e sicuramente tra gli ultimi a riaprire, sebbene mancano, al momento, tutte le garanzie del caso. Non esistono date certe per la ripresa, ma soltanto timide previsioni, dato che tutto dipende dall’andamento della curva dei contagi.

Attraverso una lettera aperta, il dj di Molfetta Antonio Roselli, noto nell’ambiente come animatore, nonché titolare di un’agenzia di animazione turistica, oltre a mettere in evidenza la difficile situazione vissuta dal settore, ha provato ad avanzare alcune proposte per il rilancio dell’attività. «Vi scrivo a cuore aperto - afferma rivolgendosi alle istituzioni e agli organi di informazione - affinchè possa arrivare a gran voce l’urlo di una categoria completamente rimossa, dimenticata, cancellata, quella dell’animazione turistica estiva - osserva Roselli -. Si tratta di una categoria che abbraccia migliaia di ragazzi, che con professionalità e passione attendono un anno intero per poter operare solo nei mesi estivi. Mi preme specificare con il termine “solo” perché corrisponde ad assoluta verità. Un anno di attesa per lavorare tre mesi al massimo. Non abbiamo una serranda da aprire, né un banco da allestire. Ma soprattutto - rimarca - non abbiamo il tempo. L’estate è alle porte e non possiamo chiedere al sole di posticipare l’arrivo. Il nostro premier Conte - prosegue il dj di Molfetta - continua a dettare aperture a scaglioni, giuste o sbagliate che siano, e lungi da noi il voler giudicare l’operato, ma abbiamo bisogno di risposte per migliaia di ragazzi che attendono di essere minimamente considerati».

Da Roselli giunge, tuttavia, una proposta alternativa, unica, ma che potrebbe salvare l’intero settore. Quale?

L’idea è quella del «sanificatore emotivo», una nuova figura da formare, in grado di garantire il rispetto delle norme di sicurezza. «Sono già al lavoro per dare un risvolto concreto a questa idea - ha precisato Roselli -. Si tratta, nello specifico, di formare i tanti professionisti del settore, capaci di fare intrattenimento e di trascinare anche i bambini, nel far mantenere quella distanza di sicurezza necessaria per far ripartire tutto l’apparato dell’animazione turistica. L’operatore, dopo un corso di formazione, avrà quella certificazione che gli garantirà di operare in tutta sicurezza».

Nel frattempo da Molfetta il sindaco Tommaso Minervini ha fatto giungere nei giorni scorsi un messaggio di rassicurazione per commercianti e attività produttive. «Siamo al lavoro - ha detto il primo cittadino - con tutti i sindaci della Città metropolitana e con il presidente della Regione Michele Emiliano per intraprendere misure condivise atte al rilancio delle attività imprenditoriali di tutti i settori, ma attendiamo i provvedimenti governativi che ci consentiranno di intervenire».

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