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Carlucci rispolvera
le Zone economiche

 
Carlucci rispolvera le Zone economiche

Giovedì 05 Luglio 2018, 10:44

Franco Petrelli

Acquaviva - Un insieme di attività produttive, proprio perché sopravvissute nel contesto difficile di una crisi planetaria a dir poco decennale, avrebbe bisogno di essere sostenuto da progetti, nati per competenze ed esperienze declinabili in questi territori, che necessitano di creatività e flessibilità dell’agire che attenuino la morsa della crisi stessa.

Una notevole opportunità, chiamata Zone economiche speciali (Zes), potrebbe assumere un ruolo decisivo per la crescita del vasto territorio della Murgia barese.

Davide Carlucci, da pochi giorni riconfermato sindaco di Acquaviva, ha avanzato nei mesi scorsi, come presidente dell’associazione di Comuni «Cuore di Puglia», una proposta che punta alla riperimetrazione delle Zone economiche speciali nell’intera regione, includendo aree industriali importanti come Acquaviva, Corato e Rutigliano, e soprattutto puntando a una specializzazione agroalimentare della Zes che garantisca un collegamento forte con l’entroterra barese.

Il sindaco, riconfermato il 24 giugno scorso al ballottaggio, insiste: «Se non si gestirà con attenzione questa partita, l’opportunità di attrarre nuovi investitori in Puglia attraverso agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche diventerà per molti Comuni pugliesi una minaccia, con la prospettiva che molte aree industriali possano perdere competitività rispetto ad altre aree a pochi chilometri di distanza».

Carlucci, senza mezzi termini, si chiede: «Vogliamo, in uno scenario contraddistinto da alta disoccupazione e decremento demografico, innescare un guerra tra poveri? Io spero proprio di no. Ecco perché - riflette - credo che sia arrivato il momento di fare politica industriale e programmazione dello sviluppo in Terra di Bari. E per questo chiedo a Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, a Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, e ad Antonio Decaro, sindaco di Bari e della Città metropolitana, di attivare tutte le misure necessarie affinchè aprano un confronto serio con il territorio, con le amministrazioni comunali, con le imprese e con le parti sociali».

Il primo cittadino acquavivese, giornalista professionista di 49 anni, ricorda come «da oltre un anno stiamo assistendo a un dibattito intavolato sulle nostre teste, quello sulle Zes. Finora - ricorda - siamo riusciti ad avere un solo momento di confronto, a marzo ad Acquaviva, con l’assessore regionale allo sviluppo Michele Mazzarano, che il giorno dopo si dimise per altre vicende».

Carlucci conclude: «Da allora non sappiamo né che cosa abbia deciso la Regione sulle Zes, né in quale modo il nuovo governo Conte voglia impostare la sua azione su questo tema».

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