polemiche palagiustizia di bari
Camera penale di Bari: il ministro soddisfatto, noi no
BARI - «Il ministro e i suoi collaboratori hanno ottenuto quella che, a detta loro, era la priorità, ed hanno quindi motivo di esser orgogliosi, come pubblicamente dichiarato in occasione dello scellerato decreto legge che ha reso possibile tale risultato. Al contrario, la Camera penale di Bari, insieme ormai a tutti gli avvocati italiani, non ha ancora ottenuto l’unico risultato che importa, ovvero la ripresa dei processi». Lo dichiara il presidente della Camera Penale di Bari, Gaetano Sassanelli, con riferimento allo smantellamento della tendopoli dove fino a 10 giorni fa si celebravano le udienze di rinvio dei processi penali, come conseguenza del decreto legge voluto dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ha sospeso i processi fino al 30 settembre.
«Sappiano a Roma - continua Sassanelli - che, diversamente da loro, proseguiremo la battaglia senza soste, finché non avremo restituito alla nostra città lo svolgimento di una delle tre funzioni dello Stato, che non è la eliminazione delle tende, bensì la ripresa dei processi; problema che, in verità, dovrebbe assillare il ministro ancor più di noi. Ne riparliamo quindi martedì alla Camera in Commissione giustizia». Il prossimo 3 luglio, infatti, una delegazione di penalisti sarà sentita in audizione a Montecitorio sulla situazione barese.