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Fermato dalla polizia locale il vandalo che sfregiava la lapide del comandante Marzulli

 
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Bari, sfregiata per la quintavolta la lapide di MarzulliLa vedova: «Fate giustizia»

La lapide del generale Marzulli sfreggiata (foto Luca Turi)

L'uomo è stato identificato grazie a videocamere, giovedì l'ultimo atto vandalico

Sabato 26 Maggio 2018, 14:54

27 Maggio 2018, 09:49

BARI - Identificato l'autore dei diversi atti di danneggiamento della lapide posta sulla tomba del gen. Nicola Marzulli già comandante del corpo di Polizia Locale di Bari. L'uomo, un 58enne del San Paolo, è stato bloccato dagli investigatori della Polizia Locale di Bari grazie ad una delicata attività di indagine coordinata e diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari, Grazia Errede. Per risalire all'identità del vandalo che in più occasioni aveva rotto la lapide sono state installate videocamere di sorveglianza. Grazie al sistema è stato identificato l'uomo che nuovamente, nel primo pomeriggio di giovedì scorso, aveva danneggiato non solo la foto del comandante Marzulli ma anche sottratto la campana della lampada votiva strappando persino il portalampada interno e lampadina ad esso collegata.

Al termine dell’atto di vilipendio, il soggetto ha addirittura eseguito un gesto di disprezzo con la mano all’indirizzo della lapide. Le modalità con cui si sono svolti i fatti sono assimilabili a quelle riscontrate nei precedenti  atti di vilipendio. L’uomo, dopo gli adempimenti di rito, è stato denunciato per vilipendio aggravato dai futili motivi e compiuto con l’uso di arma da taglio nonché per furto aggravato, per aver sottratto gli accessori della lapide.

«Individuare l’autore dei fatti che così tanto clamore hanno suscitato sia nella cittadinanza che nei colleghi ed operatori tutti della Polizia Locale e delle Forze di Polizia nonché turbare la famiglia già provata dal tragico evento  - replica il Comandante Michele Palumbo –  oltre ad essere un atto dovuto nei confronti dell’Uomo, amico e collega Dr. Nicola Marzulli, determina grande soddisfazione in quanti operano quotidianamente per il rispetto delle leggi».

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