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Salvate il Flacco, da Bari
appello degli intellettuali

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Bari, caso record in un liceolicenziati 2 bidelli «fannulloni»

Appello al dirigente dell'Usr: il liceo va sostenuto e rilanciato, un atto necessario per questa città, per la sua cultura, per il suo bisogno di ironia e di malinconia

Sabato 19 Maggio 2018, 10:25

«Salvate il liceo classico Orazio Flacco di Bari». È l’appello lanciato da un gruppo di intellettuali baresi in questa lettera aperta indirizzata ad Anna Cammalleri, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per la Puglia.

L’appello che, pubblicamente, le rivolgiamo parte dalla consapevolezza della situazione drammatica in cui versa la cultura nella nostra città e, secondo un'ottica più ampia, in tutto il nostro Paese. Vogliamo immediatamente chiarire che quando parliamo di cultura non ci riferiamo al bagaglio di conoscenze di cui siamo depositari né al patrimonio eccezionale di «beni» presenti nel nostro territorio nazionale; ci riferiamo alla coscienza che ogni uomo, in nuce, potrebbe elaborare di sé, liberamente, in modo critico.

Ciò che è offuscato in questo momento storico, in Italia, è proprio l'orizzonte, sul cui sfondo dovrebbe, invece, delinearsi l'opportunità per ogni soggetto, per ogni cittadino, di scoprire il proprio io, di cercare il senso delle relazioni, del vivere civile e dell'associarsi politico.

La grave assenza, che deprime la nostra «civiltà», riguarda questa chance, questa possibilità di essere educati, introdotti alla ricerca di un'ipotesi di significato per il reale e per l'io. Manca quella che i Greci chiamavano «paideia».

Per «coltivare» l'humus in cui cresce e si sviluppa l'avventura umana, per favorire l'educazione ha valore la scuola: ogni tipo di scuola e, in particolare, ancora oggi, nel nostro ordinamento, il liceo classico, la cui funzione consiste, in specifico, nel rinnovare la memoria dell'acuta intelligenza del reale propria della tradizione antica.

Da decenni, però, i governi hanno cercato di ridurre le nostre scuole a meri corsi di avviamento al lavoro, hanno cancellato la continuità della «paideia» e, in particolare, hanno tentato di «deprimere» gli studi classici: il potere ha bisogno di poveri replicanti e non di soggetti educati ad aprire la mente al dischiudersi di mille fantasie.

La crisi dei licei classici in tutta Italia ha il suo fondamento in questa perdita del senso critico e del desiderio di libertà: molti prestigiosi «classici» hanno «chiuso» negli ultimi anni sotto la scure dei progetti governativi che premiano solo la produttività immediata, quasi mercificata.

Ora, nella nostra città, uno dei luoghi in cui l'educazione classica si è realizzata è il liceo «Orazio Flacco». Generazioni di giovani sono state educate secondo la tradizione umanistica in quell'Istituto, tanto che il «Flacco» rappresenta, a Bari e in tutta Italia, la memoria della capacità di critica, di libertà nella nostra identità, aperta al pensiero poetico e all'innovazione scientifica.

Che l'«Orazio Flacco» sia sostenuto, «rilanciato» è necessario per questa città, per la sua cultura, per il suo bisogno di ironia e di malinconia.

Senza gli studi classici il sapere scientifico perde la sua verve e i nostri giovani cervelli saranno, meramente, capaci di programmare, non di immaginare.

Per questo, nelle prossime settimane, cruciali, in cui si definiscono i nuovi contratti, le chiediamo pubblicamente di avere a cuore, nelle sue scelte per gli anni futuri, la competenza, la consolidata esperienza, il prestigio della dirigenza del nostro Liceo.
Il dirigente in un Istituto non determina la «vita scolastica», ma le dà l'input, la organizza, quindi le consente di svilupparsi e approfondirsi; è necessario, pertanto, che il preside del «Flacco» abbia quella valentia che possa, nel tempo, ridare slancio ad una storica tradizione.

E noi siamo sicuri che lei saprà operare la scelta migliore per i nostri giovani, per l'«Orazio Flacco», per la nostra città e per la cultura del nostro Paese».

Luciano Canfora, Antonio Felice Uricchio, Corrado Petrocelli, Stefania Santelia, Giuseppe Bonifacino, Pasquale Guaragnella, Costantino Esposito, Claudio Schiano, Domenico Lassandro, Alessandro Laterza, Maria Laterza, Franco Perrelli, Gaetano Piepoli, Paolo Ponzio, Vitangelo Ardito, Pietro Cappelli, Pietro Nazzaro, Ferruccio De Natale, Annalisa Caputo, Marina Bianchi, Dino Borri, Eugenio Di Sciascio, Luigi Piacente, Giorgio Otranto

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