di Antonella Fanizzi
I primi parcheggi sull’isolato compreso fra largo Sorrentino e corso Benedetto Croce sono già saltati. Se ne sono accorti in pochi: sulle strisce blu ormai cancellate gli automobilisti hanno comunque lasciato l’auto in sosta, pagando come di consueto il grattino. Eppure i cartelli con le indicazioni delle fasce orarie e dei costi sono stati incerottati e al loro posto ne sono comparsi di altri per riservare l’area ai pullman. L’abitudine ha prevalso sulla novità ben evidente.
Due giorni fa via Capruzzi, all’altezza della stazione, si è colorata di giallo: gialle le strisce tratteggiate per delimitare le zone di sosta dedicate ai bus urbani e extraurbani, gialle le zebre degli attraversamenti pedonali, gialle le linee che annunciano un restringimento della carreggiata, lato binari, che si avrà nel momento in cui sull’estramurale saranno all’opera i muratori, per consentire alle maestranze di lavorare in sicurezza.
È partito il cantiere per la costruzione della nuova biglietteria della stazione centrale: una palazzina ultramoderna di tre piani più uno interrato, a pochi metri da quello che diventerà il terminal dei bus extraurbani, un luogo per accogliere i pendolari all’estremità opposta di piazza Moro sulla quale si affaccia il prospetto monumentale. Sala d'aspetto, locali commerciali, ma anche riqualificazione dei sottopassi, con nuovi ascensori e canaline per le biciclette. Il sottopassaggio giallo, chiuso ai pedoni, avrà una larghezza doppia, sarà dotato di scale mobili e direttamente collegato ai binari di Ferrotramviaria.
Il restyling della stazione centrale si è trasferito quindi su via Capruzzi, una delle principali arterie di scorrimento della città. La novità però non è stata ben accolta dai negozianti e dai ristoratori che si trovano sotto i portici. «Vendiamo sigarette e caffè a chi parcheggia davanti al nostro bar - dice uno degli operatori commerciali - e da due giorni è tutto fermo. Siamo in agitazione perché qui davanti non ha sostato nessun pullman. Speriamo che sia una fase di transizione».
Nessuno, neppure gli autisti dei bus che hanno continuato a far salire e scendere i passeggeri da largo Sorrentino, è stato informato della rivoluzione della viabilità che per ora è limitata all’isolato che termina all’incrocio con via Giulio Petroni.
A preoccupare invece i residenti e chi lavora negli uffici, che utilizzano i garage sotto i palazzoni o il parcheggio della ex caserma Rossani per lasciare le auto, sono gli ingorghi delle ore di punta. Spiega un impiegato: «Dalle 6 alle 8 e dalle 18.30 alle 20 su questa strada si creano serpentoni di macchine e pullman. Quando le corsie di marcia saranno ristrette c’è il rischio che questo tratto diventi un budello difficile da oltrepassare».
Il cantiere messo in piedi da Grandi stazioni rail spa andrà avanti fino a marzo 2020. L’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Giuseppe Galasso, invita tutti ad avere pazienza. Ragiona: «Questo progetto cambierà l’aspetto di via Capruzzi. Ma come accade ogni volta che si avvia un’opera importante, qualche disagio sarà inevitabile. Questi giorni sono di adattamento: non a caso c’è tolleranza nei confronti di quegli automobilisti che non rispettano i divieti. Sulla carreggiata che costeggia i binari, i mezzi a motore dovranno girare intorno alla recinzione della costruzione della palazzina. Ci troviamo però di fronte a una rivoluzione che andrà a aumentare il livello di servizi e di comfort per i pendolari e per i viaggiatori dei treni».
Per due anni non si potrà parcheggiare su nessuno dei due lati di via Capruzzi, fra via Giulio Petroni e corso Benedetto Croce.