Gentile direttore, con riferimento alla trasmissione dei dati al Ministero sui posti letto di terapia intensiva, vorrei fornire a Lei e ai lettori alcune spiegazioni. Il report del Ministero che valuta la soglia di rischio delle Regioni si compone di una serie di dati tecnici.
Dati tecnici molto complessi, che vengono trasferiti a livello amministrativo. Non c’è in nessuna fase di questa procedura un intervento della politica su quei dati.
Quando venerdì, nel tardo pomeriggio, la Regione Puglia riceve il report che classifica la nostra regione con un «rischio alto» è proprio l’assessore Lopalco tra i primi a rilevare che nella tabella alcuni parametri proposti dalla cabina di regia nazionale erano suscettibili di rivalutazione.
Il sistema di classificazione del rischio che viene semplificato e sintetizzato dal sistema dei colori, è infatti il frutto di un algoritmo che valuta ben 21 indicatori. Tra i parametri suscettibili di reinterpretazione erano anche inclusi i tassi di occupazione dei posti letto. Infatti è stato fatto notare alla cabina di regia che non erano stati conteggiati come «attivati» dei posti letto, che erano invece stati considerati «attivabili» da alcune Asl e aziende ospedaliere.
Ma trattandosi di reparti esistenti e dotati di tutte le attrezzature necessarie essi andavano conteggiati a prescindere dalla loro formale attivazione. Alla luce di questa considerazione è stato richiesto ai direttori generali un aggiornamento del dato, che è stato trasmesso tempestivamente la sera stessa di venerdì a Roma; contestualmente, nelle riflessioni inviate alla cabina di regia, è stato chiesto di considerare comunque i posti letto «attivabili» nel calcolo dell’indicatore.
Quindi ci troviamo nella situazione in cui è la parte politica, in questo caso l’assessore Lopalco, che esercitando la sua funzione di controllo ha consentito di aggiornare subito il dato e considerarlo nella maniera corretta. Anche chiarendo tutti questi aspetti al Ministero della Salute.
Non è giusto quindi che colui che ha immediatamente chiarito il frainteso con il Ministero della Salute e che ne ha rimediato gli effetti debba essere considerato responsabile di alcunché.
Con ciò spero di aver chiarito ogni dubbio sollevato dal Suo autorevole editoriale.
* Presidente della Regione Puglia
---------------------
Ringraziamo il presidente Michele Emiliano per l’immediata risposta. Il presidente chiama in causa il ministero della Salute e parla di fraintendimento. Può essere, visto che fino a ieri sera la zona gialla era un mistero. Ma cosa penserà il cittadino comune? Che a furia di sbagliare sui numeri si è rilanciata la pandemia e si è affossata l’economia. Per questa ragione la «Gazzetta» continuerà a denunciare le cose che non vanno, senza fare sconti a nessuno. [g.d.t.]